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Giovedì, 18 Aprile 2024

Amazzonia, gli indios non mollano: difendono la terra e denunciano le compagnie petrolifere

onne e uomini, giovani e anziani, presidiano le sponde del fiume Las Piedras nella foresta Amazzonica. Gli indios vogliono denunciare le compagnie petrolifere

Non mollerano, non hanno nessuna intenzione di farlo. Donne e uomini , giovani e anziani, presidiano le sponde del fiume Las Piedras nella foresta Amazzonica.

Sono armati di bastoni, lance e frecce gli ultimi appartenenti alla tribù indigena dei Mashco-Piro, una delle tribù isolate dell’America Latina. Loro non hanno mai avuto contatti con il mondo esterno, e da due mesi cercano di difendere il loro territorio dalle compagnie petrolifere e le industrie della deforestazione. Il Fatto Quotidiano racconta la loro lotta coraggiosa.

I Mashco vivono di caccia e di raccolta. Il primo incontro con il progresso risale alla fine dell’800. Turisti e popolazioni vicine ogni tanto lasciano cibo nelle vicinanze, in punti dove la tribù, secondo gli ultimi rilevamenti composta da poche centinaia di elementi, possa raccoglierli.

Ci sono stati altri avvistamenti e fotografie, da lontano, per lo più da parte di ecologisti e antropologi. Fino al primo incontro voluto da loro: nel 2011, quando sono scesi a valle e si sono disposti a gruppi lungo le rive de Las Piedras, sembra, per chiedere cibo e utensili e banane agli Yino.

Adesso i Mashco non si arrenderanno di fronte alle compagnie petrolifere Pluspetrol, Hunt Oil e Repsol che portano avanti il progetto energetico Camisea: estrazione, trasporto e distribuzione di gas naturale. Le conseguenze del progetto sono devastanti: sfollamenti di tribù indigene, deforestazione, inquinamento delle acque e insorgenza di malattie.

Fonte: Il Fatto Quotidiano →
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