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Giovedì, 25 Aprile 2024

"Ho mandato giù 0,3 grammi di Mdma, poi sono diventato giallo"

L'incubo di Matteo è iniziato sabato 11 luglio dopo aver assunto dell'ecstasy al Cocoricò. I valori del suo fegato avrebbero dovuto essere intorno ai 40, invece erano a oltre 3110. La testimonianza della madre al Corriere della Sera

"Ho mandato giù 0,3 grammi di Mdma, l’ho pagata 20 euro e l’ho comprata da un pusher napoletano, è stato al Cocoricò". Matteo (il nome è di fantasia) è uno dei tanti ragazzi che per una pasticca ha rischiato la vita.

Il suo incubo è iniziato sabato 11 luglio, quando ha chiamato casa per dire che andava ad una festa in spiaggia.

Invece, insieme ad un amico, ha puntato dritto al Cocoricò di Riccione. Dopo aver assunto dell’Mdma (il principio attivo dell’ecstasy), i due sono tornati a casa senza problemi.

I guai di Matteo sono iniziati solo una settimana dopo:  "Diventava giallo, l’ho portato in un primo ospedale ma l’epatologo non arrivava mai e allora ho firmato per farlo uscire e l’ho portato qui", racconta la madre al Corriere della Sera.

Da mercoledì 22 luglio Matteo è in un letto d’ospedale e ha rischiato seriamente di non uscirne vivo. Epatite tossica. "Sei gravissimo, il tuo fegato è messo male. Ci vuoi dire come ti sei ridotto così?", hanno insistito i medici dopo aver capito cosa c’era dietro quelle reticenze.

"Sì, ho preso della roba", ha confessato lui davanti a uno psicologo. I valori del fegato di Matteo avrebbero dovuto essere intorno ai 40, invece erano a oltre 3110.

"Quando mi hanno parlato di trapianto mi è crollato il mondo addosso. Ho visto nuvole nere sul futuro del mio unico figlio...".

Ma quella di Matteo è una storia che sembra destinata al lieto fine. Sabato scorso i valori hanno iniziato a scendere. "Matteo non è più senza speranza". 

Fonte: Corriere della Sera →
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