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Sabato, 20 Aprile 2024
La storia / Regno Unito

Il medico morto che ha lasciato delle favole scritte per il figlio di tre anni

Ucciso da un grave cancro, ha scritto due libri durante la convalescenza. Il suo obiettivo era spiegare la malattia al piccolo Elyias

Il suo testamento lasciato scritto su carta. Non nella maniera comune, ma con delle storie con le quali il suo piccolo potesse continuare a sognare anche senza il padre. A soli 27 anni, Aria Nikjiooy, sapeva di dover morire e ha deciso di lasciare qualcosa di indelebile per suo figlio Eliyas. L'idea al pediatra di Mamchester è venuta quando ha scoperto di avere un raro tumore partito dal cervello e poi diffusosi fino alla colonna vertebrale. Per la prima volta l'ha affrontato con un intervento nel 2018, ma il male è tornato più volte fino ad arrivare proprio alla schiena. Dopo tre anni di battaglia con il tumore, Aria si è dovuto arrendere a soli 30 anni d'età lasciando il suo piccolo di tre anni. Lo scorso 8 febbraio ha lasciato sua moglie e il piccolo.

I libri per il figlio 

Il suo testamento sono stati due libri di favole per bambini. Il primo si chiama “Eddie e la magica pietra curatrice” e la madre ha potuto leggerlo al piccolo nonostante il padre non ci fosse più. Il racconto lascia un insegnamento al piccolo sui genitori malati e su quello che possono comunque dare ai propri figli. Parla delle avventure di un leone e di un dinosauro e prova a spiegare ai più piccoli le difficoltà dei genitori con malattie. Il libro è stato pubblicato lo scorso settembre. “Sono così orgogliosa di Aria. Molte persone sognano di scrivere libri e ne parlano sempre, ma non ci riescono mai. Era nella condizione peggiore in cui potesse trovarsi, ma era comunque motivato a scrivere libri per nostro figlio”. A parlare è Noemi, moglie del giovane medico scomparso e madre del piccolo Eliyas.

Il testo scritto durante la convalescenza 

Aria ha, infatti, scritto il libro durante la convalescenza subito dopo l'operazione al cervello. Un'operazione difficilissima, durata sette ore, e che ha lasciato dei segni per diversi mesi. Aria, infatti, aveva sia difficoltà motorie, che a scrivere e parlare, vista l'area dove insisteva il tumore. Sia Noemi e il piccolo, all'epoca di pochi mesi, non potevano visitarlo. Il giovane ha dovuto, di fatto, imparare di nuovo a fare cose normalissime fino a qualche mese precedente. Proprio per esercitarsi e riprendere la sua capacità di scrittura il pediatra ha deciso di scrivere il libro per il figlio. “Eravamo in sala d'attesa per uno dei suoi appuntamenti quando Aria mi ha detto che aveva iniziato a scrivere un libro per Eliyas, e che voleva leggerglielo per spiegare che i genitori stavano male. Aria sapeva che un giorno avremmo dovuto spiegare il cancro a Eliyas e questo l'avrebbe reso molto più semplice. "Ho pensato che fosse una grande idea così l'ho incoraggiato a farlo. Sapevo che Eliyas lo avrebbe amato”.

Il ritorno del cancro e il secondo libro 

Aria era riuscito a recuperare e tornare addirittura a lavoro nel reparto di reumatologia pediatrica del Royal Manchester Children's Hospital. Nel marzo 2020, il cancro è tornato, poco giorni prima del lockdown. Il giovane medico si è spento nella sua abitazione lo scorso 8 febbraio. Aria è riuscito a scrivere anche un secondo libro da lasciare al suo piccolo. Si chiama “Eddie e l'ultimo Dodo sulla Terra” e parla dell'importanza della famiglia. Anche questo verrà pubblicato a breve e sua moglie Noemi potrà leggerlo al piccolo Eliyas.

Fonte: The Sun →
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