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Venerdì, 29 Marzo 2024

Come sta Michael Schumacher? Parlano gli amici intimi del campione

A tre anni esatti dall'incidente di Meribel, il Corriere della Sera ha cercato di fornire qualche informazione in più interpellando le persone più vicine alla famiglia. E tra le tante risposte diplomatiche spiccano le parole dedicate da Stefano Domenicali alla moglie di Schumi: "E' straordinaria"

A tre anni esatti dal terribile incidente di Meribel che lo ha costretto ad una lunga riabilitazione, nulla si sa, o quasi, delle reali condizioni di Michael Schumacher. Nessuno,  a parte la ristrettissima cerchia degli amici più intimi, sa rispondere a quella fatidica domanda - "e allora come sta Schumi?" - che ci ha fatto compagnia per tre lunghi anni. Anni nei quali, beninteso, non sono mancate le illazioni e le allusioni, le mezze parole che a volte ci hanno illuso e altre ci hanno riportato sulla terra. E allora come sta davvero Schumacher? Il Corriere della Sera ha provato a rispondere interpellando quei pochi amici -  più o meno intimi - che possono andare a trovare Schumi nella sua residenza sul lago di Ginevra, in Svizzera.

Michael Schumacher | Come sta

Tra loro, ovviamente, c'è Sabine Kehm, affezionata manager di Schumi. Che però, comprensibilmente, non si sbottona. "Riceviamo messaggi e mail ogni giorno e questo infonde energie positive a Michael e ai suoi cari. Ma non possiamo dare notizie in continuazione perché questo produrrebbe nuove richieste". Bocca cucita anche da parte di Ross Brawn che pure a novembre parlò di qualche "segnale incoraggiante". Oggi è molto più diplomatico: "Dobbiamo solo pregare e sperare. Circolano troppe speculazioni sulle sue condizioni". 

Il messaggio più toccante, tra i tanti raccolti dal Corsera, è forse quello che Stefano Domenicali, l'ex numero uno della Ferrari, dedica alla moglie di Schumi. 

"Provo ammirazione profonda per Corinna, credo stia facendo qualcosa di straordinario. Forza e coraggio, senza una sola scena. Sono a sua disposizione e ciò significa anche rispettare il silenzio sulla salute di Micahel. Quando penso a lui - prosegue Domenicali - mi viene in mente qualcosa che non riguarda il pilota. Riguarda l’uomo. La sua attenzione per i ragazzi della squadra. C’era da disputare una partita di calcio, ad esempio, e si preoccupava che ogni maglietta riportasse il nome corretto di ciascun meccanico, di ogni tecnico. Voleva che tutto fosse gradevole e divertente per chi lavorava al suo fianco. I veri campioni si riconoscono da particolari nascosti".

Michael Schumacher | Condizioni di salute

Fonte: Corriere della Sera →
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