Migranti, la nuova rotta è in barca a vela: "Trafficanti dell'Est Europa"
Dalla Turchia all’Italia ci sono sempre più casi di migranti in arrivo anche con le barche a vela, per confondersi con i turisti: l'articolo della Stampa
Fino ad oggi, una rotta "per pochi". Dalla Turchia all’Italia ci sono sempre più casi di migranti in arrivo anche con le barche a vela, per confondersi con i turisti. I trafficanti sarebbero tutti originari dei Paesi dell’Est Europa: lo racconta oggi il quotidiano La Stampa.
Il costo del viaggio è proibitivo, seimila euro (tremila euro per i bambini). Partenza dalle coste meridionali della Turchia, rotta verso il Sud dell’Italia.
Quando si tocca terra, preferibilmente in piccoli porti, si fugge a piedi.
Anche i viaggi della speranza hanno una loro «prima classe», in barca a vela nel Mediterraneo.
Non tutti i migranti che fanno questa scelta sono benestanti, molti investono tutti i loro averi per un viaggio considerato più sicuro rispetto alle traversate in gommone.
"Abbiamo registrato una diversificazione dei viaggi" dice Pascale Moreau, direttrice dell’Ufficio Europa dell’Unhcr.
Dall'estate si è intensificato il traffico di barche a vela sulla rotta turca. Sono già state intercettate 160 imbarcazioni.
C’è un identikit preciso dei trafficanti: il business è nelle mani di gruppi criminali transnazionali. Gli skipper sono ucraini, russi, bielorussi e georgiani.