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Venerdì, 19 Aprile 2024

Migranti, ex detenuti in fuga dalla Tunisia all'Italia: "Ci fanno passare"

A fine luglio per un indulto in Tunisia sono stati liberati 1645 carcerati, altri 1027 il 13 ottobre: "La Guardia costiera ci lascia passare. Bastano 400 euro, la metà di un mese fa". Il reportage della Stampa

Il reportage della Stampa dalle coste tunisine porta definitivamente alla luce un fenomeno di cui si parla da settimane.

A fine luglio per un indulto in Tunisia sono stati liberati 1645 carcerati, altri 1027 il 13 ottobre. Sono usciti dalle carceri di Mournaguia, Borj Amri e Siliana. Certo non è l'unico motivo dell’incremento esponenziale delle partenze dalla Tunisia verso l’Italia. Ma decine, forse centinaia, dui ex carcerati tentano la fuga via mare verso l’Italia: "La Guardia costiera ci lascia passare. Bastano 400 euro, la metà di un mese fa".

"È un gioco politico. Lo sanno tutti. Noi facciamo la nostra parte" dice un trafficante all'inviato Niccolò Zancan.

Su Facebook c’è una pagina che si chiama «Haraka Jamaia» con 2100 iscritti, il cui titolo significa: «Immigrazione illegale collettiva». L’obiettivo è cercare di organizzare partenze simultanee da diversi punti della costa tunisina, in modo da rendere impossibile il lavoro delle motovedette della guardia costiera. Sempre su Facebook c’è il video girato da un migrante in cui, in mezzo al mare, riceve il via libera da una motovedetta. 

Il riaprirsi del fronte migratorio tunisino è una realtà di cui non si è parlato molto negli ultimi tempi. A ottobre gli arrivi da quell'area del Maghreb sono stati almeno 3.000 rispetto ai 574 dello stesso periodo di un anno fa. "Il fenomeno migratorio che parte dalla Tunisia desta preoccupazioni per possibili infiltrazioni di potenziali soggetti appartenenti a cellule jihadiste", ha detto il sindaco di Pozzallo.

Fonte: La Stampa →
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