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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Il ministro Riccardi difende l'ora di religione nelle scuole

Intervistato da La Stampa, il ministro Riccardi esprime la sua opinione su un eventuale cambiamento nell'impostazione dell'ora di religione a scuola

"Non si può ignorare che la stragrande maggioranza degli studenti italiani sceglie volontariamente l'insegnamento della religione cattolica". Lo afferma il ministro per l'Integrazione Andrea Riccardi, che in una intervista alla 'Stampa' interviene sull'ipotesi di cambiamento nell'impostazione dell'ora di religione a scuola ventilata dal collega Profumo.


"L'insegnamento della religione cattolica - spiega - è una disciplina incardinata nel vecchio e nel nuovo Concordato, un insegnamento che si spiega con la particolare storia del nostro Paese e col legame di tante famiglie e di tanti ragazzi con la fede cattolica. Un insegnamento che incontra un vasto avvalimento da parte degli studenti: lo hanno scelto 6 milioni e 635.000 ragazzi, pari all'89,8%. Oltretutto l'attuale statuto ha mutato il precedente: prima si parlava di esenzione, ora ci sono studenti che decidono di non avvalersene". Inoltre, ricorda il ministro, "c'è un fenomeno che non è ancora diventato di coscienza pubblica: la maggior parte degli immigrati sono cristiani ortodossi. Io calcolo che siano più numerosi dei musulmani e probabilmente questa prevalenza c'è anche tra gli studenti".

Fonte: La Stampa →
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