“La Covid ha ucciso mia moglie, così mi sono offerto volontario per sperimentare il vaccino”
Il racconto di Nigel Demaline, che ha preso parte alla sperimentazione Novavax nel Regno Unito: "Volevo fare qualcosa che potesse essere d’aiuto"
Quando ha visto su Facebook un appello per volontari per la sperimentazione di un vaccino antiCovid, Nigel Demaline non ci ha pensato due volte: “Volevo fare qualcosa che potesse essere d’aiuto. Non volevo davvero che nessun altro passasse quello che stavo passando io”. Lo scorso marzo Demaline ha perso la moglie a causa della Covid-19: Pauline aveva solo 56 anni, era una donna in salute, ma è morta in ospedale nei primi giorni della pandemia.
Il Regno Unito ha approvato l’uso del vaccino messo a punto da Pfizer-BioNtech e altri due sono in attesa di approvazione, mentre diversi ancora sono in fase di sperimentazione. Tra questi c’è il vaccino Novavax, attualmente nella fase 3: il governo britannico ne ha già preordinato 60 milioni di dosi. Demaline è uno dei volontari di Novavax, come ha raccontato alla Bbc il dottor John Wright della Bradford Royal Infirmary, uno dei centri di sperimentazione clinica.
"Dopo la morte di mia moglie per Covid ho deciso di sperimentare il vaccino"
Pualine Demaline è morta lo scorso 30 marzo. Cinque giorni prima era stata portata in ospedale, dopo che aveva iniziato ad avere serie difficoltà respiratorie. Lavorava in una parrocchia ed è probabile che, nonostante le precauzioni, possa essere stata contagiata lì. Aveva iniziato ad accusare una stanchezza strana, pur non avendo febbre, e la sua asma era peggiorata. Alla fine, dopo le insistenze della sua famiglia, era andata in ospedale. Subito dopo il ricovero era stata sottoposta a un tampone che aveva però dato esito negativo. Un radiografia al torace aveva però convinto i medici a farle un secondo test, accertandone stavolta la posività dopo quello che si era rivelato uno falso negativo. In appena cinque giorni Pauline è stata consumata dalla malattia e per lei non c’è stato niente da fare.
Nigel e Pauline si erano incontrati per la prima volta quando lui aveva 16 anni e lei 15. Erano entrambi sull’isola di Man, un’amica comune li ha presentati. Tre anni dopo erano sposati. “Una volta mi disse che aveva sempre saputo che ci saremmo sposati, anche quando aveva solo 15 anni ed eravamo all’inizio della nostra relazione. Pensavo che avremmo festeggiato i nostri 80 anni insieme”, dice Nigel.
La morte di Pualine lo ha spinto a cercare un modo per dare un senso a quello che lui e la sua famiglia avevano vissuto e a recarsi alla Bradford Royal Infirmary. “La sperimentazione Novavax a cui Nigel sta prendendo parte è la prima delle due che prevediamo di svolgere a Bradford, e sarà seguita a gennaio da una sperimentazione del vaccino Sanofi Pasteur sviluppato con GlaxoSmithKline - racconta il dottor Wright - Perché lo facciamo quando i risultati delle sperimentazioni sui vaccini Pfizer, Moderna e Oxford / AstraZeneca sono stati così buoni? Ebbene, più opzioni abbiamo per vaccinare i sette miliardi di abitanti del mondo, meglio è. Ciò contribuirà a garantire di avere vaccini efficaci per diversi gruppi di popolazione, fornire alternative sicure nel caso in cui uno dei vaccini avesse effetti collaterali inaspettati, ridurre i costi (che è fondamentale per i paesi a basso e medio reddito) e offrire opzioni più semplici per produzione e distribuzione”.