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Sabato, 9 Dicembre 2023

Molestata dai frati nel convento di San Pio: ecco gli sms hot e le registrazioni audio shock

Una impiegata del convento di Pietrelcina denuncia gli abusi subiti dai religiosi e pubblica i messaggi hard ricevuti durante gli anni passati all'interno del santuario più famoso del mondo

"Anna vorrei leccarti, per me non è un problema la notte mi (…) pensando la tua (...)". Anna è una impiegata del convento più famoso del mondo, quello in cui ha vissuto padre Pio a San Giovanni Rotondo: oggi ha 40 anni e ha avuto il coraggio di dire basta ai soprusi e alle molestie subite da alcuni religiosi e ha denunciato prima alla polizia di Foggia e poi ai carabinieri della sezione della procura della Repubblica.

"Vorrei essere un neo per trovarmi nei posti più insensati, vorrei essere una crema di bellezza, per massaggiarti, vorrei essere un indumento per stare sempre addosso a te, ma ora vivo solo nell'immaginario e per questo mi accontento!". Sms come questo e centinaia di conversazioni telefoniche registrate svelano il lato oscuro di un mondo in cui vivono alcuni religiosi, tenuto segreto e nascosto ai fedeli ma che viene raccontato sull'Espresso in edicola venerdì 10 giugno. Ora un laico che lavora nel convento e alcuni frati sono stati oggetto di provvedimenti disciplinari da parte dei loro superiori dell’ordine dei frati minori cappuccini e per questo allontanati dalla sede in cui si trovavano e trasferiti in altre province.

Per il laico, accusato di molestie e violenza sessuale, c'è già un processo che si svolge davanti ai giudici del tribunale di Foggia, e Anna Verde è costituita parte civile con l'avvocatessa Alessandra Guarini. Per i frati, dopo diverse sollecitazioni fatte dalla difesa della donna alla procura a svolgere indagini, è stato aperto un fascicolo dopo oltre ventiquattro mesi dalla denuncia e in questo caso i pm di Foggia non hanno contestato alcun reato di abuso sessuale, ma solo “maltrattamenti sul luogo di lavoro”. Non solo, per i maltrattamenti per i quali i frati sono ancora indagati, la procura chiede l’archiviazione, perché la notizia di reato è infondata. A questa richiesta Anna Verde si è opposta e il gip del tribunale dovrà fissare una nuova udienza per discutere questa scelta della procura.

Fonte: L'Espresso →
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