E' stata trovata morta in casa Lady Lucan, l’ormai ottantenne nobildonna al centro di una storia nera che ha appassionato la stampa britannica per quattro decenni, è stata trovata morta in casa. Come racconta oggi il DailyMail, la polizia  sta trattando questo decesso come “unexplained”, non spiegato, come d’altronde è inspiegata la sorte del marito, scomparso in una notte del 1974, eclissatosi dopo un brutale assassinio. Uno dei figli della coppia, George, ha dichiarato oggi al Mail: “E’ morta ieri a casa, sola e apparentemente in maniera pacifica”.

 Ma George, come gli altri fratelli, è una fonte lontana: da anni non aveva più rapporti con la madre e ha vissuto da bambino una storia traumatica che l’ha ossessionato almeno fino alla dichiarazione formale di morte di Lord Lucan lo scorso anno. In realtà la polizia deve ancora stabilire le circostanze del decesso della contessa. 

Il delitto di 43 anni fa

Lady Lucan viveva sostanzialmente isolata a Belgravia, che fu teatro della vicenda di 43 anni fa, quando il marito, John Bingham, settimo Conte di Lucan, svanì dopo aver ucciso a coltellate – secondo quanto hanno poi stabilito dai tribunali – la nanny ventinovenne. Tutto avvenne il 7 novembre 1974 in una stanza buia della residenza. A quanto raccontò la contessa, quando entrò in quel locale trovò la povera Sandra Rivett in un bagno di sangue e fu aggredita dal marito con un tubo di metallo fasciato, che si rivelò essere l’arma del delitto Rivett, ma nella confusa dinamica degli eventi, Lady Lucan riuscì a scappare verso un vicino pub e chiese aiuto. 

La scomparsa di Lord Lucan

John Bingham era una personalità particolare. Educato a Eton, come si conviene ai rampolli della più alta nobiltà britannica, divenne prima un banchiere d’affari ma poi lasciò per trasformarsi in un giocatore d’azzardo professionista. Bellissimo, Lord Lucan fu anche preso in considerazione per impersonare James Bond, il mitico 007 dei film tratti dai romanzi di Ian Fleming. Nel 1963 Veronica Duncan diventò Lady Lucan, ma il matrimonio non fu felice e durò nove anni. Fu nel 1972 che i due si separarono. Lord Lucan a quel punto sviluppò un’ossessione sulla custodia dei figli: prese a far spiare la moglie, impegnò molto denaro. Questa fissazione, assieme al vizio del gioco, lo portò a dilapidare gran parte dell’immenso patrimonio di famiglia. E a progettare l’assassinio della moglie, secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti. Quella sera, scappò via non con una delle costose auto che amava, come l’Aston Martin, ma con una più prosaica Ford Corsair che aveva preso a prestito. Si rifugiò a casa di amici nell’East Sussex, per poi andare via in poche ore. 

Un mistero ancora irrisolto

La sua macchina fu trovata tre giorni dopo al porto di Newhaven, sul canale della Manica. A bordo sangue e una parte del tubo rivestito che era stato usato per uccidere Rivett. Lì si persero le sue tracce. Da quel momento fiorirono le leggende sulla sua fine. Migliaia di avvistamenti, spesso molto fantasiosi si sono accumulati in questi quattro decenni: c’è chi l’ha visto hippy a Goa, chi l’ha dato per morto con le sue carni date in pasto alle tigri. 

“Si è ucciso, ne sono certa”

In un’intervista concessa al DailyMail lo scorso anno, Lady Lucan ha detto di ritenere che il marito si sia “gettato in acqua nella Manica e il suo corpo è stato maciullato dalle eliche” del traghetto. La donna ha ricordato che il marito era esperto di imbarcazioni a motore e quindi avrebbe saputo il punto dal quale gettarsi per finire nelle eliche e così non far ritrovare il cadavere in modo che fosse riconoscibile. Una dichiarazione di morte è stata ottenuta dagli eredi lo scorso anno e, così, il primogenito George è potuto diventare l’ottavo Conte di Lucan e occupare il seggio che gli spetta alla Camera dei Lord. Lady Lucan, da molti anni, non avevi contatti con la famiglia. Secondo il DailyMail non ha mai incontrato i nipoti. Quest’anno, in un’altra intervista, aveva detto di non temere la solitudine, ma il fatto di non essere più indipendente. Si era unita alla campagna per l’eutanasia e aveva dichiarato di voler morire pacificamente prima che una malattia potesse debilitarla.