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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Coloni ebrei danno alle fiamme una casa: muore bebè palestinese di 18 mesi

"Sono sconvolto da questo terribile crimine. Si tratta di terrorismo a tutti gli effetti. Israele mantiene un atteggiamento ferreo contro il terrorismo, quali che ne siano gli autori" dice il premier israeliano Benyamin Netanyahu

Un bambino palestinese di 18 mesi è morto la scorsa notte in un incendio doloso in un villaggio presso Nablus, in Cisgiordania. Sulle pareti della sua abitazione tremende scritte in ebraico: 'Vendettà, e 'Viva il Messia". La notizia sta facendo il giro del mondo proprio in queste ore, scatenando reazioni sdegnate.

Secondo le fonti, quattro coloni hanno dato alle fiamme la casa che si trova all'ingresso del villaggio di Doma, nei pressi di Nablus, e hanno scritto "vendetta" sui muri vicini, prima di riparare in un insediamento. Il padre e la madre del bimbo sono stati trasferiti in un ospedale israeliano, mentre un altro bambino rimasto ferito in modo meno grave è in cura a Nablus.

"Sono sconvolto da questo terribile crimine. Si tratta di terrorismo a tutti gli effetti. Israele mantiene un atteggiamento ferreo contro il terrorismo, quali che ne siano gli autori" dice il premier israeliano Benyamin Netanyahu.

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Il graffito "Vendetta" trovato sul luogo del crimine foto di (Rabbis for Human Rights)

 "Ho dato ordine alle nostre forze di sicurezza di agire con tutti i mezzi a disposizione per catturare gli assassini e portarli al più presto in giudizio", aggiunge. "Il governo israeliano è unito nella sua strenua opposizione a gesti talmente terribili ed iniqui". Il portavoce militare israeliano Peter Lerner parla di "un barbaro atto di terrorismo".

Fonte: Haaretz →
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