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Venerdì, 19 Aprile 2024

Casaleggio e Grillo pensano a una nuova strategia: "Meno urla e più sorrisi"

Nel Movimento Cinque Stelle, scrive Marco Imarisio sul Corriere della Sera, c'è la convinzione di aver sbagliato strategia di comunicazione. Casaleggio vuole abbassare i toni e all'amico Beppe avrebbe detto: "Devi sforzarti di sorridere, dobbiamo sorridere di più". Le urne hanno rivelato che questa volta la campagna urlata non ha portato benefici

Un esame di coscienza, un'analisi dei risultati elettorali e un franco confronto per capire cosa non sia andato per il verso giusto nella campagna elettorale per le europee. Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ieri hanno parlato a lungo. All'ora di pranzo il leader pentastellato ha pubblicato sul suo blog un video per riconoscere con sincerità la sconfitta. Ai giornalisti ieri Grillo diceva: "Se mi aspettavo di più? Voi guardate sempre a noi, alle nostre speranze. Ma sono gli italiani ad avere aspettative allucinanti nei nostri confronti. La gente che ci vota deve capire che non si può cambiare il Paese in un tempo così breve".

Nel Movimento Cinque Stelle, scrive Marco Imarisio sul Corriere della Sera, c'è la convinzione di aver sbagliato strategia di comunicazione. Casaleggio vuole abbassare i toni e all'amico Beppe avrebbe detto: "Devi sforzarti di sorridere, dobbiamo sorridere di più". Le urne hanno rivelato che questa volta la campagna urlata non ha portato benefici, nonostante le buone sensazioni che nel Movimento avevano lasciato i comizi di Grillo (molto partecipati in tutta Italia) e i sondaggi degli ultimi giorni (clamorosamente inesatti).

Scrive il Corriere della Sera:

Casaleggio si è detto sicuro che il problema non risieda nei contenuti, ma dei toni con cui vengono declinati. Troppa rabbia, troppa aggressività, producono reazione indesiderate, come l’assuefazione, e la fuga di massa verso lidi più rassicuranti. «Io sono così» ha detto Grillo. «Non posso parlare in modo diverso». Il video del Maalox, così verrà ricordato, forse rappresenta anche una parziale ammissione di colpa. Perché se è stata sbagliata una strategia comunicativa che si basa su un sol uomo, le responsabilità non vanno cercate molto lontano. E questo pone Grillo in una posizione inedita. La mite e lealista senatrice Elena Fattori lo dice chiaro e tondo, una primizia assoluta. «La mia non vuole essere una critica a nessuno. Ma dobbiamo riuscire a far emergere maggiormente la nostra figura di parlamentari. Siamo noi la vera spinta di M5S. Gli slogan non bastano, quelli vanno bene per gli applausi in piazza, ma con la gente dobbiamo essere più chiari sulle cose che facciamo e che vogliamo fare».

I parlamentari Cinque Stelle, anche quelli più vicini al comico genovese, sono consci del fatto che qualcosa deve cambiare nella strategia comunicativa. E vogliono avere un ruolo di primo piano in questa fase decisiva per il futuro di quello che è ancora, nonostante la sconfitta elettorale, il secondo partito in Italia.

Fonte: Corriere della Sera →
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