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Venerdì, 29 Marzo 2024

Gelataio regala 50 centesimi di panna al cliente: multa da 500 euro

Surreale quanto accaduto a Cristian Ciacci, apprezzato gelataio di Torino. Non ha fatto pagare 50 centesimi di panna a un cliente

Surreale quanto accaduto a Cristian Ciacci, apprezzato gelataio di Torino. Ha regalato 50 centesimi di panna a un cliente senza segnarli sullo scontrino: ora rischia una multa di 500 euro: 

"Ho fatto uno scontrino di 4 euro e non di 4,50 perché la panna era in omaggio", racconta Ciacci. La vicenda sta facendo il giro dei social

Il titolare della gelateria di corso Belgio è deluso.

L'irregolarità è stata riscontrata dalla Guardia di finanza. Mentre gli agenti delle Fiamme Gialle erano fuori dal locale, alla gelateria si è presentato un cliente assieme a un collega. Hanno ordinato due coni e solo uno di loro ha preso la panna. Al totale di quattro euro, il titolare non ha voluto aggiungere la differenza: panna omaggio.

"Adesso dovrò aspettare la sanzione. Se pagherò entro 30 giorni potranno ridurla di un terzo. E' vero, posso fare ricorso, ma perderei tre giornate lavorative".
 

Per fare maggiore chiarezza sulla vicenda, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino ci ha inviato un comunicato stampa, che pubblichiamo in forma integrale: 

Il personale della Guardia di Finanza, con le modalità di rito, ha effettuato un controllo nei confronti di due clienti all’esterno della gelateria CIACCI di corso Belgio a Torino per verificare la regolare emissione dello scontrino fiscale. Gli stessi, confermando di aver consumato due gelati all’interno dell’esercizio per una spesa complessiva pari a 4,50 euro, non sono stati in grado di esibire il relativo scontrino fiscale. 

Successivamente, gli operanti hanno proseguito l’attività di controllo all’interno del locale, accertando, inequivocabilmente, la mancata emissione dello scontrino fiscale per euro 4,50 e non per soli euro 0,50 come asserito dall’esercente.
Quest’ultimo, nel tentativo di giustificarsi rispetto alla mancata emissione, ha esibito uno scontrino di 4 euro, ricollegandolo alla vendita ai due clienti.

In realtà, lo scontrino di 4 euro mostrato risultava essere stato emesso in orario successivo al controllo da parte dei militari nell’esercizio commerciale (sullo scontrino infatti è riportata, tra l’altro, l’ora di emissione).

Fonte: La Repubblica →
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