Il prete che non usava mai la mascherina finisce intubato in terapia intensiva
Paul Van Noy, pastore della chiesa Candlelight a Coeur d'Alene in Idaho, negli Stati Uniti ha contratto il coronavirus e ora si trova in ospedale. Positiva anche la moglie
Si è definito un "no mask" e un negazionista del coronavirus, poi è finito nel reparto di terapia intensiva. È la storia di Paul Van Noy, pastore della chiesa Candlelight a Coeur d'Alene in Idaho, negli Stati Uniti. "Qui durante le celebrazioni non si usano mascherine", aveva detto ai suoi parrocchiani, ribadendo di non indossare il dispositivo di protezione individuale perché a suo dire l'uso della mascherina non impedisce la trasmissione del Covid-19. Da tempo Van Noy portava avanti una campagna contro le misure di sicurezza per il contenimento del coronavirus.
L'uomo ha trascorso quattordici giorni intubato in ospedale dopo essere risultato positivo al tampone insieme ad altri cinque membri della sua comunità (per fortuna in via di guarigione). Anche sua moglie è risultata positiva, riferisce la Cnn, ma non ha avuto bisogno del ricovero ospedaliero.
"Mi sto riprendendo ma ho ancora bisogno di ossigeno. Presto tornerò a casa per continuare l'isolamento", ha scritto il reverendo sulla pagina social della chiesa. E si è scusato con i suoi parrocchiani: "Non volevamo diffondere il virus, ovviamente".