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Giovedì, 25 Aprile 2024

Un grande amore e... troppi parenti: i 100 anni di nonno Luigi festeggiati in strada (per le norme anti Covid)

Il compleanno nella strada davanti alla sua abitazione ad Altavilla Milicia (Palermo), concessa dal sindaco del paese per la grande occasione, per via dei numerosi parenti giunti da tutta Italia. La storia

Dieci figli e un numero indefinito (anche perché in costante evoluzione) di nipoti: nonno Luigi ha compiuto 100 anni al tempo del Covid-19 e, proprio nel rispetto delle norme anti coronavirus, tutti i suoi parenti arrivati da diverse parti d'Italia hanno soffiato con lui su quelle cento candeline non in casa ma in strada, davanti alla sua abitazione ad Altavilla Milicia in provincia di Palermo. 1920-2020: un secolo di vita per Luigi Imburgia, nato cent'anni fa ad Altavilla Milicia da una famiglia di allevatori, nel mezzo dell'epidemia di Spagnola. Dieci figli, 27 nipoti, 32 pronipoti (altri due in arrivo), una decina di nuore e generi, un numero imprecisato di nipoti acquisiti, fidanzati e fidanzatini. "Penso che siamo in questa vita per amore del Padre. Ringrazio Dio di essere qui e di poter festeggiare questo giorno speciale con la mia grande famiglia", racconta.

Come racconta PalermoToday, "nonno Luigi" a vent'anni parte per il servizio militare ma ben presto viene inviato in Russia, sapendo di prendere parte a una missione disperata. Equipaggiamenti inadatti e armi inceppate da quei trenta gradi sotto lo zero. Un freddo che entrava nelle ossa, per chi come Luigi aveva vissuto affacciato sul tiepido mare e il caldo sole della Sicilia. Luigi ricorda bene quei volantini intimidatori lanciati dagli elicotteri dai russi: "Soldati italiani, arrendetevi, se volete tornare a casa arrendetevi". Partire in 30mila, tornare in 1500. Soltanto in tre, dei soldati che si erano mossi da Altavilla Milicia, tornano nel loro mare. Luigi è tra di loro, pronto ad affrontare tutto ciò che la vita gli riserverà. Arriva così l'amore, quello unico, che porta il nome di Carmela e che gli dona undici figli di uno purtroppo perduto a soli due anni. Ma l'amore scompare troppo presto, nel 1976, e Luigi si ritrova da solo a prendersi cura della numerosa famiglia. Nessun altro nome ha mai sostituito quello di Carmela, non c'è stato giorno in cui non abbia pensato all'amata perduta. 

"Solo un altro amore ma diverso - racconta nonno Luigi - ha riempito quel vuoto e curato le ferite dell'anima, quello per Dio. Per vivere così a lungo non basta, banalmente, amare la vita, deve essere amore corrisposto. Quello della lunga vita è un segreto semplice forse da dire, ma difficile da attuare. Non è questione di fortuna o di mancanza di difficoltà. È questione di stile". E di certo lo stile non manca a nonno Luigi, così come la dolcezza, la lealtà e la delicatezza di chi ne ha vissute tante ma affrontando tutto con il sorriso. Quello che lo ha accompagnato anche ieri in questa festa, ridimensionata per gli acciacchi dell'età e per le regole di distanziamento sociale, ma con tutta la sua famiglia giunta da ogni parte d'Italia.

Fonte: PalermoToday →
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