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Giovedì, 25 Aprile 2024

Caccia a "Igor-Norbert": si tuffa nei canali per far perdere le tracce ai cani

"La sera, dopo il secondo omicidio – racconta un agricoltore al Resto del Carlino – si tuffava in acqua a ogni passaggio dell’elicottero a infrarossi. Così, mi hanno spiegato, è riuscito a nascondersi". A parlare è Cristiano Lugli; sui suoi terreni "Norbert-Igor il russo" si sarebbe nascosto

Continuano le ricerche di Norbert Feher, conosciuto ormai come "Igor", il 41enne serbo accusato di aver ucciso il primo aprile scorso il barista di Budrio (Bologna) Davide Fabbri e una settimana dopo la guardia volontaria Valerio Verri a Portomaggiore (Ferrara). Le ricerche, scrive RavennaToday, si stanno focalizzando in queste ore tra le paludi di Marmorta e Campotto e il territorio al confine tra le province di Ferrara e Ravenna. Il comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna, il colonnello Valerio Giardina, ha spiegato come il latitante serbo possa sopravvivere a questa caccia incessante.

"Igor mangia e utilizza tutto quello che può offrire un territorio come questo: è una persona che in questo momento si sente braccata e può anche sopravvivere con poche cose, quei pochi frutti o verdure, uova o galline che il territorio può offrire", ha riferito il colonnello Giardina, aggiungendo inoltre come il 41enne conosca "bene il territorio, che frequenta da anni. Sicuramente nel tempo si è creato appoggi e nascondigli".

Alcuni agricoltori hanno trovato tracce nelle loro proprietà.

"La sera, dopo il secondo omicidio – racconta un agricoltore al Resto del Carlino – si tuffava in acqua a ogni passaggio dell’elicottero a infrarossi. Così, mi hanno spiegato, è riuscito a nascondersi". A parlare è Cristiano Lugli; sui suoi terreni "Norbert-Igor il russo" si sarebbe nascosto. "Vedete lì, c’è il suo giaciglio. Igor ha dormito qui. C’è una parte dell’argine che ho tagliato con la mia attrezzatura e la differenza è evidente. Qui i cani molecolari hanno trovato le sue tracce: non volevano più andarsene".

Le ricerche proseguono a tutto campo. Le tracce ci sono, ma è un "fantasma". 

Il killer di Budrio secondo gli inquirenti ha raggiunto il Canale della Botte dove si è tuffato per far perdere le sue tracce ai cani:

"Ha attraversato proprio in quel punto. Poi ha utilizzato il frutteto come barriera per raggiungere un fosso. Dopo essersi gettato, ha strisciato nel fango ventre a terra fino a raggiungere via Fiume Vecchio. Qui è stato visto da un altro agricoltore mentre correva su un campo arato".

Fonte: Il Resto del Carlino →
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