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Venerdì, 26 Aprile 2024

Bossetti, la nuova perizia è un giallo: "Forse il test del Dna non è ripetibile, deciderà la Corte"

Si attende per il 14 la sentenza oppure un’ordinanza che disponga la perizia del Dna chiesta dalla difesa. Se il nuovo eventuale test confermasse che Ignoto 1 è Massimo Bossetti, la condanna sarebbe l'ovvia conseguenza. Se il test smentisse (ipotesi a dir poco improbabile) sarebbe invece uno smacco a quattro anni di indagini, scrive il Corriere della Sera

Le prossime udienze del processo a Massimo Bossetti, per l’omicidio di Yara Gambirasio, sono il 6, il 10 e il 14 luglio. Potrebbe omai non servire il giorno di riserva, il 17.

Si attende per il 14 la sentenza oppure un’ordinanza che disponga la perizia del Dna chiesta dalla difesa.

Se il nuovo eventuale test confermasse che Ignoto 1 è Massimo Bossetti, la condanna sarebbe l'ovvia conseguenza. Se il test smentisse (ipotesi a dir poco improbabile) sarebbe invece uno smacco alla genetica e a quattro anni di indagini, scrive il Corriere della Sera:

C’è però una terza possibilità. Che, cioè, non sia rimasto materiale per quantità e per qualità sufficiente ad una nuova analisi. Se n’è parlato venerdì in udienza, anche se il giallo si è più infittito che chiarito. L’ha accennato il presidente quando, riassumendo i motivi di appello della difesa, ha riferito che secondo gli avvocati se non fosse possibile ripetere i test sarebbe «colpa» di chi ha esaurito il materiale e, dunque, non si potrebbero dare per acquisiti i dati del Ris.

"Non temo un nuovo esame, fatemi fare la perizia", ha sempre detto Bossetti. E' l'unica carta che i suoi legali possono giocare, perché l'esito del processo appare scontato. C'è infatti "assoluta certezza" sull'attribuzione a Massimo Bossetti del profilo genetico "Ignoto 1" riconducibile all'assasinio di Yara Gambirasio. Lo ha sottolineato più volte il sostituto procuratore generale di Brescia, Marco Martani, in un passaggio della sua requisitoria al processo d'appello che vede il carpentiere di Mapello unico imputato dell'omicidio della tredicenne scomparsa il 26 novembre 2010 a Brembate Sopra. "Raramente nella mia carriera di magistrato inquirente - ha aggiunto il rappresentante della pubblica accusa - ho visto risultati così rassicuranti dal punto di vista scientifico". E per questo "non è statisticamente ipotizzabile che esista un'altra persona con lo stesso Dna di Bossetti e di Ignoto 1". 

Ma c'è chi sostiene anche che se la Corte disponesse la perizia, significherebbe che condivide almeno una piccola parte dei dubbi della difesa. 

Fonte: Corriere della Sera →
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