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Martedì, 16 Aprile 2024

"Odio il Capodanno": l'articolo di Antonio Gramsci diventa virale

Condiviso a raffica un articolo dell'intellettuale italiano scritto nel 1916 su "L'Avanti": "Odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale"

ROMA - E' diventato virale sui social network, in occasione di Capodanno, uno dei massimi intellettuali italiani, Antonio Gramsci. In particolare viene condiviso, "sharato" e postato a ripetizione in questi ultimi giorni un articolo che scrisse il primo gennaio del 1916 su "L'Avanti", e in cui dichiarava la sua antipatia per la ricorrenza.

Anche Internazionale oggi lo ripropone:

Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno. Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.

Gramsci odiava "queste date che ormai non hanno più nessuna risonanza nel nostro spirito". E continuava: 

Così la data diventa un ingombro, un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al cinematografo si strappa il film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante. Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. 

Fonte: Internazionale →
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