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Venerdì, 31 Marzo 2023

Ogm-killer per le cavie da laboratorio: e per gli uomini?

Dati shock da uno studio francese sugli organismi geneticamente modificati

Le cavie da laboratorio nutrite con Ogm hanno il triplo di possibilità di morire rispetto a quelle nutrite con cibo "normale": lo rivela uno studio francese anticipato oggi dal settimanale francese "Nouvel Observateur".

Secondo lo studio, diretto da Gilles Eric Seralini, le cavie nutrite con il mais Ogm, che è tollerante all'erbicida Roundup (Glifosato), hanno cominciato a manifestare a partire dal tredicesimo mese delle patologie gravissime (enormi tumori delle ghiandole mammarie nelle femmine, pari anche al 25% del loro peso, e malattie dei reni e del fegato nei maschi), con una incidenza da due a cinque volte superiore al gruppo di controllo (i topi nutriti con mais non transgenico). Non solo: rispetto alle cavie ammalatesi nel gruppo di controllo, i tumori sono apparsi 20 mesi prima nei maschi e tre mesi prima nelle femmine del gruppo alimentato a Ogm.

Lo studio francese sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) sembrerebbe dimostrare che le ricerche di routine condotte dalle imprese biotecnologiche e considerate finora accettabili dall'Ue non sono adeguate a far emergere eventuali effetti tossicologici di questi alimenti, che sarebbero in realtà evidenti e molto gravi, contrariamente a quanto afferma l'industria con il beneplacito delle Autorità di sicurezza alimentare nazionali ed europea (Efsa).

In particolare, si evince dallo studio, il problema principale starebbe nella durata troppo corta di queste analisi (in genere 90 giorni) e spesso anche nell'esiguità del numero di cavie utilizzate. La ricerca in questione, invece, è stata condotta per ben due anni (la vita media di un topo) su 200 cavie nutrite con mais Monsanto geneticamente modificato, appartenente a une delle due varietà di Ogm autorizzati alla coltivazione in Europa, (l'altra è la patata 'Amflora' ad alto contenuto di amido).

Il portavoce del commissario europeo alla Salute, John Dalli, rispondendo ai cronisti oggi a Bruxelles, ha cercato di minimizzare la notizia, riferendo comunque che l'Efsa è già stata allertata e sarà sollecitata a produrre una sua valutazione del nuovo studio, e ricordando che per avere l'autorizzazione Ue per nuovi Ogm l'industria biotech sarà presto obbligata a fornire sempre studi sulle cavie della durata di almeno 90 giorni (ciò che non risponderebbe minimamente agli interrogativi sollevati alla ricerca francese). Quanto alla richiesta di sospendere le autorizzazioni attuali di Ogm in Europa, avanzata dal leader antimondialista ed eurodeputato verde José Bové, il portavoce, Frédéric Vincent, ha comunque affermato che la Commissione "trarrà le sue conclusioni dopo la valutazione dell'Efsa". In altre parole, se l'Autorità di sicurezza alimentare europea convaliderà lo studio, allora l'Esecutivo Ue "prenderà provvedimenti".

Fonte: Nouvel Observateur →
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