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Giovedì, 18 Aprile 2024

L'Olanda non vuole più pagare gli insegnanti di religione

Il blog editoriale de La Stampa "Vatican Insider", curato da Giacomo Galeazzi, ci rende nota una decisione che arriva dall'Olanda che "rischia" di fare scuola, in tempi di austerity e di "scristianizzazione" del Vecchio continente

In Olanda niente più stipendio statale agli insegnanti di religione delle scuole elementari. Il governo olandese ha predisposto un piano di tagli che prevede anche l'interruzione dei finanziamenti pubblici all'educazione religiosa negli istituti scolastici del Paese. Il provvedimento rientra in una manovra finanziaria che consentirà allo Stato di risparmiare 200milioni di euro. Il pacchetto di misure sarà presentato in Parlamento entro una settimana. La sforbiciata al 10% dei sussidi riguarderà anche prestigiose istituzioni accademiche.

Il blog editoriale de La Stampa "Vatican Insider", curato da Giacomo Galeazzi, ci rende nota una decisione che arriva dall'Olanda che "rischia" di fare scuola, in tempi di austerity e di "scristianizzazione" del Vecchio continente.

Partendo da questa notizia, Galeazzi fa il punto della situazione sull'insegnamento della religione in Europa, dove la realtà appare essere molto diversa da quella italiana.

In Olanda lo stop del governo agli stipendi pubblici degli insegnanti di religione è l'ultimo riflesso di una società scristianizzata. In Europa l'insegnamento della religione è maggioritario, ma non si tratta ovunque di religione cattolica o di una religione unica: questo caso si verifica solo in 6 paesi (tra cui l'Italia) per la religione cattolica, in due per quella ortodossa (Cipro e Grecia) e in uno (Turchia) per quella islamica. In dodici paesi l'insegnamento è multireligioso, sia nel senso di prevedere più confessioni, anche non cristiane (ebraismo, islam e buddismo) sia nel senso di prevedere discipline interconfessionali (Svezia, Regno Unito, alcuni cantoni svizzeri).
In due paesi (in Belgio e nelle secondarie croate) l'insegnamento della religione è materia opzionale, a scelta con un altro insegnamento (etica o morale).
In 17 paesi europei si parla di controllo statale sull'insegnamento della religione. In Italia e in Spagna la nomina è di fatto competenza dei vescovi. In Italia sia con contratto a tempo indeterminato (concorso) sia a tempo determinato, in Spagna a contratto a tempo indeterminato, ma non "di ruolo". Anche in Grecia gli insegnanti di religione sono dipendenti pubblici. 

Fonte: Vatican Insider →
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