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Giovedì, 25 Aprile 2024

Oliva con l'osso gli spacca i denti, fa causa all'azienda: "Ora mi risarcite"

Vittima della disavventura un impiegato di 57 anni di Preganziol, che aveva acquistato una confezione di olive denocciolate

TREVISO - Un'oliva non denocciolata gli costa 1600 euro: il conto del dentista, dopo aver dovuto rimediare alla rottura di un molare. Vittima della disavventura un impiegato di 57 anni di Preganziol, che aveva acquistato una confezione di olive denocciolate. Per poi scoprire, suo malgrado, che una il nocciolo ce l'aveva ancora. E quel nocciolo gli è costato un dente.

Dario Dedemo, 57enne impiegato di Preganziol, aveva comprato la confezione di olive nere denocciolate in un supermercato della zona. Fra le olive una aveva il nocciolo e questo ha provocato la rottura del molare e il conseguente intervento del dentista per una spesa che si aggira, appunto, attorno ai 1.600 euro. Dedemo si è dunque rivolto all’ufficio legale dell’Adico, Associazione difesa consumatori, per richiedere all’azienda produttrice il risarcimento della spesa sostenuta.

La disavventura dell’impiegato trevigiano si materializza a metà marzo. Dedemo acquista in un supermercato la confezione di olive nere denocciolate prodotte da una ditta ligure. “Non era la prima volta che le compravo – racconta –. Dato che sono molto buone”. Una volta a casa, apre la confezione e comincia ad assaggiare qualche oliva. A un certo punto, a sorpresa, i denti si imbattono in un nocciolo e il molare si spezza in due. L’uomo comincia a sanguinare mentre il dolore è fortissimo. “Mi sono reso subito conto di quanto fosse successo – spiega Dedemo -. La sorpresa è stata grande, anche perché nella confezione non è assolutamente indicata la possibilità che non tutte le olive siano denocciolate”.

L’impiegato si reca dunque dal dentista e il conto è naturalmente salato: quasi 1.600 euro di spesa. A quel punto, l’uomo decide di rivolgersi all’Adico per ottenere dalla ditta produttrice il corrispettivo di quanto speso per farsi sistemare il dente. “Seguiamo molti casi simili a questi – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Naturalmente il nostro socio ha tutto il diritto a essere risarcito, dato che la responsabilità è tutta della ditta che produce le olive denocciolate. Sulla confezione non è indicata la possibilità della presenza di noccioli, nel qual caso la ditta si sarebbe tutelata di fronte a situazioni di questo tipo. E’ chiaro, invece, che nella vicenda in questione la rottura del dente non è certo dovuta a una disattenzione da parte del nostro iscritto, ma da una distrazione della ditta ligure. Il nostro ufficio legale ha provveduto a inviare la diffida con la relativa documentazione fotografica. Ora attendiamo risposte”.

Fonte: TrevisoToday →
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