"Penso che Sarah mi abbia perdonato, quel giorno sono esploso e purtroppo è incappata quella poveretta, se fosse stata mia figlia penso che avrei fatto lo stesso. Sabrina e Cosima sono in carcere da innocenti". Sette anni dopo l’omicidio di sua nipote Sarah Scazzi, Michele Misseri torna a parlare dei fatti di Avetrana. Parole destinate come sempre a far discutere quelle pronunciate da Misseri in un'intervista a 'Quarto Grado - La domenica' in onda stasera alle 20.30.

"Sono uno che non si sfoga", ha detto rispondendo alle domande della giornalista. Sulla condanna di Cosima e Sabrina il contadino non ha dubbi: "Fossero colpevoli, almeno...condannare due innocenti è facile, facilissimo...Io sono uno che non si sfoga, mi tengo tutto dentro, poi quel giorno sono esploso". 

"Mi sembra come se fosse ieri...se Sabrina avesse ucciso Sarah, con Cosima, perché avrebbero dato a me il cellulare, per farlo riapparire in seguito?", ha detto ancora Misseri. "Penso che non me lo avrebbero dato...non ricordo il momento... ricordo quando ho preso la corda, ma non ricordo quando l'ho stretta". 

L'intervista integrale sarà trasmessa questa sera nel corso della puntata di "Quarto Grado". Lunedì la Cassazione dovrà decidere se confermare l'ergastolo per le due donne. Michele Misseri è stato condannato ad otto anni di reclusione per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove.