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Giovedì, 28 Marzo 2024

Chi ha ucciso Diabolik? Caccia al killer vestito da runner

Fabrizio Piscitelli è stato freddato con un colpo di pistola mentre si trovava su una panchina del Parco degli Acquedotti, a Roma. Prende corpo l'ipotesi che avrebbe dovuto incontrarsi con il suo assassino

Sono ancora molte le ombre sull'omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, uno degli storici capi ultrà della Lazio e tra i fondatori degli Irriducibili, la frangia più calda della Curva Nord. Chi lo ha ucciso? E per quale motivo? La ricostruzione di Lorenzo Nicolini su RomaToday parte dalle 18.50 di mercoledì 7 agosto, quando qualcuno coglie di sorpresa 'Diabolik' mentre era seduto su una panchina del Parco degli Acquedotti che affaccia su via Lemonia, puntando l'arma e facendo fuoco per uccidere.

 Un colpo preciso che ha trafitto mortalmente il 53enne alla testa trapassandolo all'altezza dell'orecchio sinistro. A dare l'allarme un passante che ha chiamato i soccorsi, ormai inutili, e le forze dell'ordine. E' qui che sono iniziate le indagini della Squadra Mobile della polizia di stato e della Direzione Distrettuale Antimafia per capire chi ha ucciso Fabrizio Piscitelli.

Le indagini sull'omicidio di Diabolik

E' stata una esecuzione. Su questo non ci sono dubbi. Piscitelli abitava poco distante da viale Lemonia ed è molto probabile che si sia recato al Parco degli Acquedotti perché aveva un appuntamento con qualcuno. Gli inquirenti, su questo punto, ancora non si sbilanciano ma l'ipotesi è forte. 

Così come appare che avrebbe dovuto incontrarsi proprio con il killer il quale, all'appuntamento, si è però presentato confondendosi tra la gente, davanti alle palazzine residenziali che affacciano nell'area verde. L'unico colpo sparato dall'omicida è stato esploso dall'alto verso il basso. La salma è stata portata all'istituto di medicina legale di Tor Vergata per l'esame autoptico.
Chi era Fabrizio Piscitelli, il Diabolik storico ultrà della Lazio

Omicidio Fabrizio Piscitelli: l'identikit dell'assassino

Chi indaga non ha dubbi: il killer di Fabrizio Piscitelli è stato "sfacciato" e "spietato", "sapeva quello che stava facendo". Ha agito a colpo sicuro. L'assassino prima di sparare si è coperto il volto. Ma c'è di più. Secondo quanto ricostruito chi ha sparato era in tenuta da corsa per meglio passare inosservato all'interno del Parco degli Acquedotti dove in tanti fanno jogging. Era a piedi e, come ha riferito alla polizia un testimone, ci sarebbe stato un complice che lo avrebbe atteso dopo la curva di viale Lemonia. Gli agenti della Scientifica, invece, hanno lavorato fino a tardi a caccia di impronte che possano ricostruire l'esatta dinamica e fornire elementi utili per rintracciare l'assassino.

Omicidio Diabolik: indaga la distrettuale antimafia

Sull'omicidio di Fabrizio Piscitelli indagheranno anche i magistrati della direzione distrettuale antimafia: a piazzale Clodio è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti. A coordinarlo il pm di turno e il magistrato della Dda.  L'arma del delitto non è stata trovata e non è ancora chiaro se ad ucciderlo sia stato un regolamento di conti e se l'omicidio possa essere legato alla criminalità organizzata. Così come non viene esclusa l'ipotesi di una faida in ambienti ultras, ma questa pista appare meno plausibile.

Fonte: RomaToday →
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