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Martedì, 23 Aprile 2024

Omicidio Sana, dopo la confessione del padre sospetti anche su mamma e zia

Le due donne risultano iscritte nel registro degli indagati. Domenica a Brescia una manifestazione per ricordare la vittima

Non è stata ancora stata fatta piena luce sull'omicidio di Sana Cheema, la ragazza di 25 anni uccisa in Pakistan tra il 18 e il 19 aprile scorso, a poche ore dal suo rientro in Italia, a Brescia. Nel registro degli indagati - riferisce BresciaToday - sono state iscritte anche la madre e la zia delle vittima, ma non è ancora chiaro se e a che titolo abbiano partecipato al delitto. Risulta indagato anche il cugino di Sana che avrebbe guidato l'auto con il cadavere nel baule fino al luogo della sepoltura.

Sono tre gli arrestati per quanto accaduto: oltre al padre Mustafa anche il figlio Adnan Cheema, 31 anni, e allo zio di Sana, Mazhar Iqbal.

Non ci sono dubbi che si sia trattato di un omicidio: non solo l'esito dell'autopsia, i segni evidenti di uno strangolamento - così violento da averle spezzato l'osso iodeo, attaccato alla quarta vertebra della spina dorsale. Ma anche per la confessione improvvisa del padre di Sana, il 56enne Mustafa Ghulam.

La confessione del padre di Sana

 "L'ho uccisa, l'ho strangolata con l'aiuto di mio figlio", avrebbe detto l’uomo agli inquirenti. "Le ho messo le mani al collo, lei aveva rinnegato la sua famiglia e le sue tradizioni". Ma le indagini proseguono. Nei prossimi giorni sono attesi nuovi risultati clinici, gli esiti di ulteriori esami medici e istologici sul corpo della povera ragazza. La polizia si muove su due capi d'accusa sostanziali: l'omicidio e l'occultamento di cadavere con sepoltura non autorizzata. Inquirenti al lavoro anche sul movente.

Omicidio Sana, a Brescia un corteo per ricordare la vittima

Intanto domenica pomeriggio a Brescia si terrà una manifestazione per ricordare Sana. Ad organizzarla gli studenti del liceo De Andrè frequentato dalla giovane e le associazioni pakistane che gestiscono la moschea di Via della volta e il centro culturale islamico di Viale Piave.

Una manifestazione, spiegano gli organizzatori, "per esprimere il dolore e la più ferma condanna nei confronti dell'orribile omicidio della giovane bresciana, contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne e per rifiutare qualsiasi generalizzazione e strumentalizzazione contro gli immigrati".

Fonte: BresciaToday →
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