Tony, il bimbo di tre anni ucciso di botte con milza e fegato spappolati: condannato il patrigno
La Francia si era commossa non solo per la morte del piccolo, ma era rimasta sconvolta anche per l'omertà generale emersa dalle indagini nel quartiere di Chatillons a Reims
Una vicenda drammatica, che ha colpito la Francia e che nessuno può e deve dimenticare. La storia di Tony aveva commosso la Francia, un'altra vicenda di un bimbo martirizzato e ucciso.
Tony, ucciso di botte il 26 novembre 2016
Tony aveva tre anni, era morto di botte il 26 novembre 2016, milza e fegato spappolati. Per l'omicidio preterintenzionale è stato condannato a vent'anni di prigione il patrigno Loic Vantal; la madre, Caroline Letoile, a quattro anni di cui uno con condizionale per non aver denunciato i maltrattamenti e omissione di soccorso. L'accusa aveva chiesto una condanna a 30 anni di reclusione nei confronti dell'ex compagno della madre di Tony.
La Francia si era commossa non solo per la morte del piccolo, ma era rimasta sconvolta anche per l'omertà generale emersa dalle indagini. Un orrore evitabile che pure non fu evitato perché tutti si giravano dall'altra parte: il silenzio della madre, 19 anni al momento dei fatti; il silenzio dei vicini che pure sapevano (uno di loro ha ammesso che sentiva il patrigno urlare fin dalle sette del mattino e che aveva l'impressione che il piccolo fosse picchiato continuamente) e di tutto l'ambiente circostante, in una casa popolare del quartiere di Chatillons a Reims.
Durante il processo, il patrigno non ha mostrato alcuna emozione, scrivono i giornali francesi.
Les deux accusés sont reconnus coupables #Tony Loic est condamné à 20 ans de prison avec une période de sûreté des 2/3 de la peine un suivi socio judiciaire de 7 ans Caroline est condamnée à 4 ans de prison dont 1 an assorti d’un sursis probatoire de deux ans sans mandat de dépôt
— Marion Dubreuil (@MarionDub) February 5, 2021