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Venerdì, 29 Marzo 2024

Operaio muore sul lavoro, i dipendenti della ditta vicina donano soldi alla famiglia

Succede nel bolognese, racconta Il Corriere della Sera, dove 150 lavoratori hanno donato due ore di straordinario alla moglie e ai bambini del collega che aveva perso la vita in un'altra ditta

I dipendenti di un’azienda del bolognese hanno deciso di organizzare una raccolta fondi per aiutare la famiglia di un giovane collega, morto sul lavoro in un’azienda che si trovava vicino alla loro. 

Succede a Zola Predosa, spiega Il Corriere della Sera, raccontando la bella azione di solidarietà dei 150 dipendenti della Nuova Star, industria specializzata nella progettazione e produzione di cerniere per elettrodomestici, che hanno deciso, su proposta della proprietà, di devolvere due ore di straordinario alla moglie e ai bambini del collega, che ha perso la vita schiacciato da un enorme stampa che stava trasportando con un carrello elevatore. L’uomo prestava servizio in un'azienda vicina, la Cgd di Crespellano. 

“È solo una goccia nel mare - dice Maria Teresa Cavrini, responsabile amministrativa e delle risorse umane della Nuova Star - ma predisporre quel bonifico bancario è stato molto emozionante: abbiamo ritenuto che le azioni messe in campo sul territorio per chiedere una maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro dovessero essere affiancate e rafforzate da un gesto di forte solidarietà: un aiuto concreto per la famiglia nell’affrontare quelle necessità che un tragico evento lascia a chi resta”. 

Morti sul lavoro, dall'inizio dell'anno quasi 600 casi in Italia

All’indomani della tragedia, i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uil avevano proclamato uno sciopero di due ore e un presidio davanti ai cancelli della Cgd per sensibilizzare gli imprenditore a investire nella sicurezza e avevano annunciato che si sarebbero costituiti parte civile in un eventuale procedimento penale. 

“Non si può morire lavorando e non è accettabile che una persona esca al mattino e non faccia più ritorno a casa. Ben venga la solidarietà, ma la solidarietà è qualcosa in più”, dice Eugenio Martelli della Fiom-Cgil, ricordando come ormai il numero degli infortuni sul lavoro sia divenuto “insostenibile”. Secondo l’ultima rilevazione Inail, in Italia si sono già registrati 599 decessi di cui 30 nella sola Emilia-Romagna.

Fonte: Corriere della Sera →
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