Pacchetti shock, fuma il 25 per cento di adolescenti in meno: "Grande risultato"
La decisione del governo laburista australiano aveva fatto discutere. Il direttore del Cancer Council of Victoria, Todd Harper, dice: "Ormai i pacchetti non sono più attraenti per gli adolescenti"
Funzionano, e funzionano alla grande i pacchetti di sigarette anonimi, ovvero senza la marca in bella evidenza, con invece impressionanti immagini shock che avvertono i fumatori sui danni del fumo.
La decisione del governo laburista australiano aveva fatto discutere. Il direttore del Cancer Council of Victoria, Todd Harper, dice: "Ormai i pacchetti non sono più attraenti per gli adolescenti. Abbiamo fatto venire alla luce le tattiche intimidatorie dell'industria del tabacco, che hanno fatto pressione contro la normativa sostenendo che avrebbe favorito il mercato nero. E' veramente piacevole vedere l'impatto presso i giovani, ricordando che questa era sin dall'inizio una delle principali ragioni per introdurre la legge", continua Harper, "ora l'industria del tabacco intensificherà gli sforzi globalmente per cercare di persuadere i governi a non introdurre i pacchetti anonimi".
Una nuova ricerca commissionata dal Cancer Council dello stato di Victoria rivela una riduzione complessiva del 24 per cento in tre anni. La ricerca ha condotto nel 2014 un sondaggio di 23 mila studenti tra i 12 e i 17 anni e ha rilevato che il 5,1 per cento aveva fumato almeno una sigaretta nella settimana precedente. Nel corrispondente sondaggio nel 2011 la proporzione era del 6,7% e nel 2008 era del 7,3 per cento. La scienziata comportamentale Vicki White dà gran parte del merito proprio ai pacchetti anonimi: "I bambini divenuti adolescenti dal 1999 hanno in grande maggioranza respinto l'abitudine al fumo".