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Venerdì, 19 Aprile 2024

Morto per il coronavirus il capo indigeno Paiakan: una vita in difesa della foresta Amazzonica

L'Associazione delle popolazioni indigene brasiliane (Apib) ha definito Paiakan "padre, leader e guerriero". Paiakan è stato uno dei più noti difensori indigeni della foresta pluviale amazzonica

È morto dopo aver contratto il coronavirus Paulinho Paiakan, simbolo delle lotte in difesa dei nativi brasiliani e della foresta Amazzonica.

Capo della tribù Caiapó, Paiakan era diventato noto a livello internazionale negli anni '80 per aver guidato la protesta contro il complesso idroelettrico di Belo Monte, la terza diga al mondo per grandezza, sul fiume Xingu, in Amazzonia. Paiakan ha anche combattuto per espellere cercatori d'oro e taglialegna illegali dalle aree abitate dagli indigeni.  Negli anni ha stretto alleanze con altri gruppi indigeni, attivisti internazionali e celebrità interessate alla tutela dell'ambiente per sostenere la lotta al progetto contro la diga di Belo Monte.

Nel 1992 è stato accusato dello stupro di una studentessa 18enne e condannato a sei anni di carcere nel 1998, scontandone però soltanto una parte agli arresti domiciliari nella sua riserva indigenza nello stato settentrionale di Pará, mentre sua moglie fu ritenuta complice dell'aggressione. I suoi sostenitori sostennero all'epoca che si trattò di un complotto per offuscare la sua reputazione, con la denuncia presentata mente era in corso la conferenza mondiale sull'ambiente Eco-92 a Rio De Janeiro.

Paikan è morto ieri in un ospedale dello stato di Pará, un'area molto colpita dalla pandemia, diffusa soprattutto tra le popolazioni indigene.

"Riconosciuto internazionalmente come un grande difensore della foresta e dei suoi abitanti, Paiakan è stato una fonte di ispirazione per tutti noi", ha detto l'Associazione delle popolazioni indigene brasiliane (Apib) in una nota per commentare la morte del capo indigeno, definendolo "padre, leader e guerriero". 

Gert-Peter Bruch, fondatore del gruppo ambientalista Planete Amazone, ha ricordato così Paiakan in un commentto all'AFP: "Ha lavorato tutta la sua vita per costruire alleanze in tutto il mondo intorno alle popolazioni indigene per salvare l'Amazzonia. Era molto in anticipo sui tempi. Abbiamo perso un valore estremamente guida".

Paiakan è morto ieri in un ospedale dello stato di Pará, un'area del Brasile molto colpita dalla pandemia di coronavirus. Il Brasile è il Paese più colpito dell'America Latina e il secondo del mondo dopo gli Stati Uniti. Gli Stati federali più colpiti sono Sao Paulo. Malgrado la crescita nella diffusione dell'epidemia, molte regole anti-contagio decise dalle amministrazioni locali sono state allentate mentre il presidente Jair Bolsonaro respinge ogni misura di contenimento.

Fonte: BBC News →
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