L'ultima cena di Marco Pantani: "Mi sorrideva e..."
Un ristoratore del riminese racconta l'ultima cena del "Pirata": "Gli ho detto quanto lo ammiravo e lui mi ha sorriso. Era tranquillo, non immaginavo che da lì a poche ore avrebbe perso la vita"
A dieci anni dalla morte del "Pirata" arriva la testimonianza di una delle ultime persone che ha incontrato prima di perdere la vita: un ristoratore riminese. Oliver Laghi, titolare del "Rimini Key", è stata una delle ultime persone a parlare al campione del ciclismo. Il suo ristorante forniva spesso i pasti al residence "Le Rose", dove poi si è consumata la tragedia. L'uomo, grande appassionato di ciclismo e fan di Pantani, racconta il suo incontro con il campione:
Ricordo bene la telefonata che mi arrivò dal residence quella sera: quando mi chiamarono e mi dissero quel venerdì sera che Pantani voleva un’omelette al prosciutto e formaggio, non ci potevo credere. Pensavo mi stessero facendo uno scherzo, sapendo della mia passione per il ciclismo e per lui soprattutto. Marco era il mio idolo, era l’uomo che aveva realizzato i sogni che avevo io, quando correvo fra i dilettanti: passare per primo sul Turmalet, vincere il Tour de France. Marco era di un altro pianeta per me. Quando sono arrivato al bilocale D5 ed ho bussato, mi batteva forte il cuore, avrei visto il mio idolo
L'incontro è stato un momento emozionante per Oliver tanto che alla fine della conversazione gli chiede se si sarebbero potuti vedere la mattina dopo, visto che il ristoratore aveva chiesto al campione di incontrare il figlio, anche lui appassionato di ciclismo:
Marco aveva un volto stanco, come uno che aveva fatto un lungo viaggio, ma non mi sembrava uno fuori di testa. Non era al 100% della forma, ma era in sé, non era stravolto
