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Venerdì, 19 Aprile 2024

“Ho ucciso mia moglie, correte”, poi tenta il suicidio: arrestato

Il delitto a via Albalonga, a Roma. I carabinieri hanno arrestato un uomo di 64 anni, che ha confessato di aver ucciso la moglie, Paola Adiutori, di 66 anni

Con l'accusa di omicidio aggravato, i Carabinieri hanno arrestato e portato nel carcere di Regina Coeli Valter P., di 64 anni. Come riporta Lorenzo Nicolini su RomaToday, la tragedia in via Albalonga, al civico 23 del palazzo del quartiere di San Giovanni, a Roma. Ad aiutare le indagini lo stesso marito che, prima ai Carabinieri e poi al Pm Barba, ha confessato il delitto. Circostanza, questa, che verrà confermata anche grazie all'autopsia sul corpo della donna.

"Ho ucciso mia moglie": omicidio a Roma

I fatti. Sono le 19 di venerdì 28 settembre quando al Numero Unico per le Emergenze arriva una telefonata, è Valter P.: "Ho ucciso mia moglie, correte. Voglio morire anche io, sto per suicidarmi". Sul posto sono così accorsi i Carabinieri con il Nucleo Radiomobile e il Nucleo operativo di piazza Dante. Entrati in casa, forzando la porta, i militari si sono trovati difronte una scena era inequivocabile?: Paola Adiutori morta sul letto e il marito, di fianco a lei, con un coltello puntato alla gola. 

Fermato il marito che tentava il suicidio

L'intento era chiaro: togliersi la vita. Il tentato suicidio è stato però sventato dai Carabinieri. Mentre un Maresciallo ha intrattenuto Valter P., ormai disperato e in lacrime, altri due militari, repentinamente, sono intervenuti bloccando l'uomo disarmandolo. Fermato è stato portato in caserma e interrogato

La confessione dell'omicidio e il biglietto in casa

La versione dell'uomo, seppur sotto choc, è stata sempre la stessa. "Ho ucciso mia moglie perché era malata. Ero stanco di vederla soffrire", ha ripetuto più volte aggiungendo che la "moglie più volte aveva tentato il suicidio". Tesi spiegata anche un biglietto, scritto a mano, trovato nell'appartamento di via Albalonga 23. Nel manoscritto Valter P. avrebbe descritto lo stato di "depressione", secondo lui, in cui versava Paola Adiutori e la difficoltà di vivere in quelle condizioni. Questa la sua verità.

Fonte: RomaToday →
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