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Martedì, 16 Aprile 2024

Papa Francesco: “Io in cura per sei mesi, la psicanalisi mi ha aiutato”

In un libro di prossima uscita in Francia, che contiene i dialoghi con il sociologo Wolton, il Pontefice racconta la sua esperienza con un'analista ebrea: “Ci sono andato per sei mesi, è stato bello”


“All'età di 42 anni  sono stato in cura da una psicanalista ebrea per sei mesi, ci andavo ogni settimana”: è la confessione di Papa Francesco, contenuta in un libro che verrà pubblicato in Francia nei prossimi mesi, che include i dialoghi con il sociologo Dominique Wolton.

Il periodo di cura di Bergoglio presso l'analista ebrea fa riferimento al lasso di tempo tra il 1978 e il 1979, gli anni in cui in Argentina vigeva la dittatura di Videla. Come riportato da La Stampa, in quegli anni l'attuale Pontefice aveva chiuso la sua parentesi di provinciale dei gesuiti argentini per iniziare quella di rettore del Collegio Máximo.

Nei dialoghi con Wolton, Bergoglio parla con amore di questa persona, che lo ha aiutato in uno dei momenti più difficili della sua vita: “Un giorno, quando stava per morire, mi chiamò. Non per ricevere i sacramenti, dato che era ebrea, ma per un dialogo spirituale. Era una persona buona”. 

Sempre negli incontri con il sociologo di origini camerunensi, Papa Francesco afferma di trovarsi in un momento in cui non non teme nulla: “Mi sento libero e non ho paura di niente, anche se sono chiuso in Vaticano, il mio spirito non è imprigionato”.

Poi i riferimenti al tema dell'immigrazione, uno degli argomenti più cari al Pontefice e di grande attualità: “L'Europa in questo momento ha paura e chiude le porte ai migranti. Ma anche Gesù Cristo era un rifugiato, lo siamo tutti, perché la dignità umana implica necessariamente di essere in cammino”.

Fonte: La Stampa →
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