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Martedì, 23 Aprile 2024

Papa Francesco contro i preti pedofili: "Farò come Gesù, userò il bastone"

Il Pontefice intervistato da Eugenio Scalfari su Repubblica: "La pedofilia è una lebbra che c'è nella Chiesa e colpisce anche i vescovi e i cardinali"

ROMA - Pochi giorni fa aveva incontrato alcune vittime di abusi. Oggi, intervistato da Eugenio Scalfari su La Repubblica, Papa Francesco si è scagliato di nuovo contro i preti pedofili, una vera piaga per la Chiesa.

"La lebbra della pedofilia è anche dentro la casa della Chiesa, il due per cento dei pedofili sono sacerdoti e perfino vescovi e cardinali. Uno stato di cose insostenibile ed è mia intenzione affrontarlo con la severità che richiede. Userò il bastone contro i preti pedofili, come fece Gesù", ha detto il Pontefice. Poi ha precisato: "Questo dato dovrebbe tranquillizzarmi, ma debbo dirle che non mi tranquillizza affatto. Lo reputo anzi gravissimo. Altri, ancor più numerosi, sanno ma tacciono, puniscono ma senza dirne il motivo".

"La corruzione di un fanciullo - ha continuato Bergoglio - è quanto di più terribile e immondo si possa immaginare specialmente se, come risulta dai dati che ho potuto direttamente esaminare, gran parte di questi fatti abominevoli avvengono all’interno delle famiglie o comunque d’una comunità di antiche amicizie. La famiglia dovrebbe essere il sacrario dove il bambino e poi il ragazzo e l’adolescente vengono amorevolmente educati al bene, incoraggiati nella crescita stimolata a costruire la propria personalità e a incontrarsi con quella degli altri suoi coetanei".

IL VATICANO SMENTISCE SCALFARI - Puntuale è però arrivata la precisazione di padre Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, sui termini e sui contenuti dell’incontro fra Bergoglio e Scalfari. Per il portavoce vaticano innanzitutto si è trattato di un colloquio “cordiale e molto interessante”, ma non si può parlare di una vera e propria intervista, dal momento che “ciò che Scalfari attribuisce al Papa, riferendo “fra virgolette” le sue parole, è frutto della sua memoria di esperto giornalista, ma non di trascrizione precisa di una registrazione e tantomeno di revisione da parte dell’interessato”. Nello specifico il direttore della Sala Stampa Vaticana ritiene che vi sia stata una vera e propria forzatura, su due punti specifici, ed il giudizio sull’operato di Scalfari è durissimo: “Ad esempio e in particolare, ciò vale per due affermazioni che hanno attirato molta attenzione e che invece non sono attribuibili al Papa. Cioè che fra i pedofili vi siano dei “cardinali”, e che il Papa abbia affermato con sicurezza, a proposito del celibato, “le soluzioni le troverò”. Nell’articolo pubblicato su Repubblica queste due affermazioni vengono chiaramente attribuite al Papa, ma – curiosamente – le virgolette vengono aperte prima, ma poi non vengono chiuse. 

Fonte: La Repubblica →
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