I parenti delle vittime del suicidio "economico" di Civitanova Marche rifiutano incontro con Elsa Fornero

E' passato un mese (era il 5 aprile) da quando Romeo Dionisi, sua moglie Anna Sopranzi e il fratello di lei, Giuseppe, si sono tolti la vita a Civitanova Marche. Dionisi si era visto "slittare" la pensione per effetto della riforma Fornero e, in gravissime difficoltà economiche, si era ucciso insieme ad Anna. Ci furono polemiche, i soliti balbettii delle istituzioni (come quelli della neopresidente della Camera Laura Boldrini che in visita a Civitanova si prese pure fischi e insulti). Nei giorni scorsi, a Giovanna Dionisi, la sorella gemella di Romeo, è arrivata una lettera. In fondo, la firma di Elsa Fornero.

E' polemica, come ci riporta Libero, sulla lettera indirizzata dall'ex ministro Elsa Fornero alla sorella gemella di una delle vittime del suicidio "economico" di Civitanova Marche.

L'ex ministro del Welfare dice di aver aspetatto che "passasse il clamore e il frastuono che si sono creati attorno a una vicenda umana drammatica e al contempo dignitosa come quella vissuta dai suoi familiari e da lei. La prego di voler accettare la mia sincera partecipazione al suo dolore, la perdita di un fratello è di per se una sofferenza profonda, che risulta gravata dalle circostanze in questa perdita che si è verificata.E conclude: "Sono certa che se avessi l'occasione di poterle parlare da vicino penso lei capirebbe la mia posizione e sarebbe in grado di vedere nei miei occhi e sentire nella mia voce la sincerità delle mie parole".

Una proposta che Gianna Dionisi respinge senza mezzi termini: "Di sicuro non la incontrerò. Non ho parole, sono scioccata che mi abbia scritto dopo che non si è nemmeno presentata al funerale. Se la Fornero avesse consentito a mio fratello di avere la pensione quando gli spettava, non credo si sarebbero ammazzati".