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Sabato, 20 Aprile 2024

Il parroco emiliano che consegna la comunione 'porta a porta'

L'idea di don Giordano Goccini, sacerdote di Novellara: "La bottega del Signore è sempre aperta"

Ostie da asporto per portare ai fedeli il segno della comunità. L'iniziativa arriva da don Giordano Goccini, parroco di Novellara (Reggio Emilia), che nell'emergenza coronavirus e nell'impossibilità di riaprire le messe ai fedeli già dalla scorsa settimana ("se ne riparlerà il 31 maggio o il 7 giugno", dice) per mancanza della giusta serenità, ha aguzzato l'ingegno per portare ai propri concittadini il conforto della fede. "Quando è uscito il Protocollo con le norme per riaprire le messe ai fedeli - racconta don Giordano all'Adnkronos - mi sono confrontato coi miei collaboratori: termoscanner, servizio d'ordine, plexiglas, mascherine, guanti. Tutto sacrosanto ma regole che stravolgono la messa. E allora ho pensato di aspettare ancora per prudenza".

Se i fedeli non vanno a messa per una reale emergenza, arriva il parroco. Con l'ostia. Così don Giordano sta raccogliendo le richieste dei fedeli e dopo aver celebrato la messa mattutina in solitaria, consacrerà il Corpo di Cristo che verrà sigillato in un apposito contenitore sterilizzato e consegnato dal parrocco porta per porta. Il sacerdote, in sella alla sua bici, si fermerà sul cancello e consegnerà la comunione nell'apposito contenitore."Non siamo come i negozianti - chiarisce don Goccini - che hanno chiuso e ora riaprono. La 'bottega' del Signore è sempre stata aperta. In queste settimane ha parlato tanto il Papa, i sacerdoti via streaming, si è pregato tanto in famiglia. E' mancato il segno dell'essere tutti comunità". Da qui l'idea di portare l'ostia di casa in casa.

Fonte: Adnkronos →
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