La storia di Maria, dopo il trapianto di cuore è nata Emma: "Mi sono sentita in colpa"
I problemi cardiaci, il doppio intervento, poi la gravidanza. Per i medici si tratta di un caso estremamente raro. "Ora siamo sereni e viviamo nel presente"
Un caso estremamente raro: la piccola Emma è nata a gennaio, prima del lockdown, in tempo per poter essere festeggiata e accolta con gioia. La bimba è venuta al mondo dopo che la madre Maria, prima nel 2016 e nel 2017, è stata sottoposta ad un doppio intervento al cuore.
Noemi Di Leonardo di BolognaToday l’ha incontrata nel corso di una conferenza stampa sui risultati dei trapianti di cuore al Policlinico Sant'Orsola - che vanta una sopravvivenza tra le più alte d'Italia - ha raccontato il suo percorso, travagliato e emozionante. Poi l'arrivo di Emma. La donna si è ammalata nel 2013, ma nel corso degli anni, con l’aggravarsi delle sue condizioni, si è reso necessario un doppio intervento, prima con un cuore meccanico e quindi con un trapianto. Nonostante tutto Maria è riuscita a coronare il sogno di diventare mamma.
"Si tratta di un caso estremo, anche se non è l'unico - ha detto Davide Pacini, direttore della cardio-chirurgia del Sant'Orsola - è un evento estremamente raro".
"Siamo molto sereni, ora viviamo nel presente"
"Emma è una bimba testarda, la stessa caratteristica che mi ha aiutato ad andare avanti nella malattia - ha detto Maria - siamo molto sereni, anche la bambina ne risente, è molto tranquilla, abbiamo imparato a vivere nel presente. Non mi sono mai sentita sola nè un numero, il lato umano è stato molto forte qui". Prima di parlare con l'equipe dei medici che la tengono in cura, Maria si è sentita "in colpa perchè avevo paura che pensassero io fossi un'ingrata e mettessi a rischio il mio cuore, ma non mi sono mai sentita giudicata".
"La capacità dei nostri professionisti di accompagnare la persona, mi fa cogliere sempre di più il fatto che non può essere disgiunta la qualità personale da quella umana - ha detto l'assessore alla salute Raffaele Donini - non parliamo solo dei trapianti di cuore, ma anche di un primato straordinario, ovvero il trapianto in combinazione, cuore-rene-fegato, ricordiamo che le eccellenze di oggi hanno radici profonde, si fondano su una scuola, sulla storia".