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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'inchiesta / Vanuatu

Cosa sono i "passaporti d'oro": quanto costa il lasciapassare e perché se ne parla

Servono 130mila dollari, li rilasciano in una nazione del Pacifico. Poi ci si può spostare nell'Unione europea e in Gran Bretagna senza visto. Possibile addirittura cambiare il proprio nome

Sono una sorta di lasciapassare per l'ingresso in Europa e nel Regno Unito senza visto. Un modo, pagando, per ottenere una cittadinanza che permette l'accesso all'Occidente, qualsiasi sia la propria storia personale. Il  Guardian ha acceso i fari sul fenomeno dei “golden passaports” che vengono rilasciati dalle isole Vanuatu, nazione del Pacifico. Un paradiso fiscale “specializzato” anche nel fornire la cittadinanza. Non vengono richiesti particolari requisiti a chi ne fa domanda. Ne serve solo uno: pagare. Costa, infatti, 130mila euro ottenere il beneficio e non è nemmeno necessario mettere mai piedi sull'isola. Il tempo d'attesa è di circa un mese. Il giornale inglese ha spiegato come il fenomeno sia partito nel 2017 e da allora ne abbiano goduto personaggi di tutti i tipi.

Secondo i dati in possesso del giornale, nel 2020 sono oltre duemila le persone che hanno ottenuto la cittadinanza. Un business che è valso all'isola di Vanuatu oltre 116 milioni di dollari solo l'anno scorso. I cosiddetti “passaporti d'oro” rientrano in quelli che vengono chiamati Cbi. Tradotto significa “cittadinanza tramite investimento”, e l'isola del Pacifico non è l'unica a utilizzare questo tipo di programma. La maggior parte dei richiedenti ne fa richiesta soprattutto per ottenere vantaggi fiscali ma il passo rispetto alle attività illegali, come il riciclaggio di denaro, è molto breve. I profili delle persone beneficiarie, infatti, preoccupano non poco. È cura del governo tenere segrete le identità di chi accede al beneficio anche se il team investigativo del giornale inglese è riuscito a mettere le mani su documenti che rivelano dettagli inquietanti.

Da dove viene e cosa fa chi lo acquista

Il dato che sembrerebbe meno rilevante è dato dalla provenienza delle persone che hanno acquistato il passaporto. La maggior parte sono cittadini cinesi, 1200 su duemila, seguiti da nigeriani, russi, libanesi, iraniani, libici siriani e afgani. Anche l'ex premier Fayez al-Sarraj ha acquistato il passaporto. Ci sono inoltre anche venti cittadini statunitensi, sei australiani e una manciata di europei. Ma passando ai profili vengono fuori gli elementi più allarmanti. Ci sono uomini d'affari caduti in disgrazia piuttosto che persone ricercate dalle polizie di tutto il mondo.

Il Guardian parlano di un uomo d'affari siriano con sanzioni statunitensi contro le sue imprese, un sospetto politico nordcoreano, un uomo d'affari italiano accusato di estorsioni in Vaticano, un ex membro di una famigerata banda di motociclisti australiani e fratelli sudafricani accusati di un furto di criptovaluta da 3,6 miliardi di dollari. Un'altra possibilità che viene data dal Paese è quella di cambiare la propria identità una volta ottenuta la cittadinanza. La circostanza viene addirittura pubblicizzata su un opuscolo che viene dato a chi vuole fare questo passo. Un ulteriore elemento di preoccupazione per gli esperti di sicurezza di tutto il mondo. Di fatto ottenere la cittadinanza pagando permette anche di cambiare il nome rendendosi molto più difficilmente reperibile dalle polizie di tutto il mondo.

Fonte: The Guardian →
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