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Venerdì, 29 Marzo 2024

Pesce velenoso nei mari italiani, "ma il ministero nasconde tutto"

Il pesce palla velenoso è stato pescato al largo delle coste di Lampedusa: il suo consumo occasionale ha già causato decessi. Ma l'Ispra ha chiesto alle Asl di non diffondere la notizie

ROMA - Un nuovo ospite indesiderato e pericoloso è arrivato nel mar Mediterraneo: il pesce palla velenoso. Al momento, stranamente, le autorità italiane hanno preferito non diffondere la notizia. Una decisione, questa, che diventa difficilmente comprensibile se si considera che, nonostante siano remote le possibilità che il pesce finisca in tavola, l'animale è velenoso e dannoso per l'uomo. 

La questione, spiega la testata specializzata "Il Fatto Alimentare", "non va sottovalutata perché le carni del pesce sono altamente tossiche anche dopo la cottura, e consumi occasionali hanno già causato alcuni decessi in altri Paesi del bacino mediterraneo".

L’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha segnalato a tutti i centri delle Asl che si occupano di allerta sanitaria la presenza del pesce palla nei mari Italiani in un documento datato sette novembre 2013 - ricostruisce "Il Fatto Alimentare" -  Desta una certa preoccupazione la frase finale che recita: "Poiché il mercato dei prodotti ittici è particolarmente sensibile agli allarmi […] non sarà data alcuna comunicazione stampa di tale rinvenimento".

Chiarito che nessun esemplare di questa famiglia può comparire nelle pescherie italiane, resta comunque doveroso allertare i cittadini e i pescatori a non mangiarlo in caso di un’eventuale cattura. 

Quindi, perché l’Ispra propone di nascondere la notizia? 

Il tentativo - conclude "Il Fatto" - di non informare la stampa è ancora più bizzarro se si considera che lo stesso Istituto ha creato delle locandine che saranno affisse in tutti i porti della Sicilia meridionale". 

Fonte: Il Fatto Alimentare →
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