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Venerdì, 29 Marzo 2024

Sms solidali, Pirozzi non ci sta: "Ad Amatrice non è arrivato nulla"

Il sindaco di Amatrice: "Sono state fatte altre scelte, sono stati nominati dei saggi, dei garanti, che hanno fatto altre scelte, inserendo anche dei comuni del Lazio che non rientrano nel cratere"

Sul caso degli SMS solidali per il terremoto del Centro Italia "ho detto che c'è stata una scelta scellerata nella gestione dei fondi e che ad Amatrice non è arrivato nulla. Sono state fatte altre scelte, sono stati nominati dei saggi, dei garanti, che hanno fatto altre scelte, inserendo anche dei comuni del Lazio che non rientrano nel cratere. E' stata tradita la volontà degli italiani. Chi ha donato quei soldi, sicuramente aveva la volontà di aiutare anche Amatrice. Con la gestione di questi fondi si è tradita la volontà popolare. Non perché io li volessi, io attorno a me ho tutta la solidarietà del mondo. E' una questione di giustizia, oggi nessuno rispetta più la volontà popolare. Qualcuno ha cercato di strumentalizzare le mie parole, che avevano un concetto molto più alto. La volontà non si tradisce. Chi decide, in questo Paese, è scollegato da quelli che sono i voleri della gente comune". Lo ha detto il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, che è intervenuto questa mattina ai microfoni di ECG su Radio Cusano Campus.

Protezione Civile: Fondi spesi per il sisma

"Se si perde credibilità - ha continuato - si mette in crisi tutto il sistema della solidarietà. Bastava chiedere scusa. Dire che si sono fatte altre scelte. Non far uscire delle goffe smentite in cui si dice che hanno deciso i sindaci, cosa che non è vera. Si è tradita la volontà degli italiani e questo è grave. Tante persone mi hanno chiesto se fossero arrivati i soldi degli SMS e alla mia risposta negativa hanno detto 'allora non verserò mai più niente'. Questa è la cosa grave".

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Pirozzi: "Io non ho padroni"

"Io ringrazio Dio perché sono un uomo libero. Oggi scriverò una nota alla neo-commissaria. Sulla famosa zona urbana franca - ha spiegato il sindaco - è uscita la modifica dell'articolo 10 in cui si parla di 'fino ad esaurimento fondi'. Deve essere inserita una clausola che dica che nel caso in cui c'è l'esaurimento dei fondi vengano salvaguardati quei comuni che hanno le zone rosse. E torniamo al discorso dell'ampliamento a dismisura del cratere. Queste sono battaglie che non faccio solo per Amatrice. Io sono un uomo libero, quando il Governo ha fatto le cose giuste lo dico, quando sbaglia lo devo sottolineare, perché non ho padroni".

"Da ieri sono diventato il nemico numero uno e mi aspetto tanti sgambetti. Ma io sono un uomo libero e nessuno mi può negare di avere il diritto di dire ciò che penso con chiarezza. Questo è un Paese che si deve riappropriare della forza delle parole. Non si tradisce mai la volontà popolare. Quando delle persone mi dicono che se non ci sono arrivati i soldi degli SMS non verseranno più niente, questo mette in crisi tutto il sistema della solidarietà. Io dico e porto l'esempio: Collevecchio è un Comune che non sta neanche nel cratere".

"Sono un personaggio scomodo"

"E' giusto che loro abbiano la scuola, ma le scuole le devono fare con i fondi d'aiuto per i terremotati o con l'edilizia scolastica? Devono cambiare passo, la volontà popolare va rispettata. Il sindaco di Arquata si è dovuto raccomandare perché era stato escluso, è dovuto andare col piattino, ma che gente è questa? Io col piattino non ci vado. Per fare le scuole e le piste ciclabili, i cittadini già pagano le tasse. I soldi degli SMS servono a un'altra cosa. Il padre deve fare il padre, lo Stato è lo Stato, i cittadini sono i cittadini. Io ho i ponti che non esistono più. E' facile dire che Amatrice è coperta, ma che significa? Oggi il fuoco nemico non mi darà pace, perché io sono un personaggio scomodo che dice sempre la verità", ha concluso Pirozzi.

Fonte: Radio Cusano Campus →
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