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Giovedì, 28 Marzo 2024

"Malato di Playstation", adolescente tolto alla famiglia e portato in comunità

Quando sono arrivati in casa, polizia e servizi sociali hanno trovato il ragazzo davanti alla console. Nei mesi scorsi c'era stata una tregua, poi il giovane ha avuto una ricaduta: da qui la decisione del giudice

Da mesi viveva recluso in casa, attaccato alla Playstation, giocando giorno e notte al punto di trascurare la scuola e gli amici. Il giudice del Tribunale dei minori di Brescia ha deciso alla fine per il ragazzo, un 14enne di Crema, l'affidamento a una comunità. 

La storia del 14enne e della sua ludopatia era emersa lo scorso autunno, quando i servizi sociali avevano mandato un rapporto al giudice minorile denunciando la grave situazione del ragazzo. Allora il 14enne aveva dato segni di ravvedimento, come ricostruisce Il Giorno, consegnando la Playstation alla madre e scrivendo un'accorata lettera al giudice.

Dipendenza da videogame, per l'Oms è un disturbo mentale

La tregua era durata qualche mese, poi i problemi erano ricominciati. I servizi sociali avevano continuato a monitorare la situazione ma alla fine si è deciso per questa soluzione, l'allontanamento del ragazzo dalla famiglia. Il 14enne è stato quindi prelevato dalla sua abitazione di Crema e portato in comunità. 

Scrive Il Giorno

Raccontano che quando la polizia è arrivata a casa, l’abbia trovato nella sua stanza così preso dal videogioco da non aver sentito le ultime telefonate della madre o così indaffarato da non rispondere a chi cercava di intromettersi tra lui e il gioco

Fonte: Il giorno →
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