"C'è un porco in ogni lavoro"
Il racconto di Olga sul blog "La 27esima ora" del Corriere.it
Un senso di paura perenne. Un’angoscia che si mischia alla vergogna. E i dubbi che tormentano: “Forse non avrei dovuto sorridere”. Oppure: “Quello sguardo poteva essere male interpretato”. Si entra così “in una spirale di pensieri” che in pochi “riescono a capire”. E in troppi giustificano: “È successo a tutti. Queste cose accadono”. Le “cose” sono molestie sul luogo di lavoro. Battute a sfondo sessuale dette da un capo. Avances spinte che si possono trasformare in ricatti anche molto espliciti. In altre parole: violenze. Ecco, il blog Il Porco al Lavoro parla anche di questo. Di uomini che usano il proprio potere per riuscire ad avere un rapporto con una donna. E di donne che, come nel caso di Olga (protagonista di questo diario), troppo spesso non riescono a reagire perché precarie. Perché hanno paura di perdere il proprio lavoro. Fino a quando quelle parole dette in corridoio diventano minacce.
Il blog editoriale "La 27esima ora" del Corriere.it pubblica oggi il racconto di Olga su avances e molestie sessuali, perpetrate dai "capi" maschi.