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Giovedì, 28 Marzo 2024

Positivi a variante Delta, bloccati in Spagna 6 giovani palermitani di ritorno da una vacanza: "Sono abbandonati"

La denuncia del padre di uno dei ragazzi a PalermoToday: "In sei di ritorno da Lloret de Mar sono stati trovati positivi al tampone all'aeroporto di Barcellona e spediti in un albergo. Nessuno si preoccupa di loro e tra qualche giorno verranno cacciati dall'hotel, dalla Farnesina nessuna risposta"

Avevano deciso di fare qualche giorno di vacanza a Lloret de Mar, in Spagna, ma la variante Delta del Covid ha rovinato i loro piani. E' così per un gruppetto di giovani amici palermitani di età compresa tra 18 e 20 anni, quelli che dovevano essere dei giorni spensierati si sono trasformati in un incubo. Dopo aver scoperto di essere positivi infatti, è iniziato il loro calvario.

"Perché - come racconta a PalermoToday Giovanni Asciutto, padre di uno dei ragazzi e funzionario della Gesap (società che gestisce l'aeroporto di Punta Raisi - in questo momento sono praticamente abbandonati a loro stessi, al terzo piano di un albergo di Girona, l’unico dei cinque piani dedicato alle persone col Covid. Da giorno 16, per lo stato spagnolo, saranno in mezzo a una strada e dovranno cavarsela da soli. Abbiamo contattato la Farnesina e abbiamo chiesto aiuto ma non abbiamo ricevuto risposte. Se non fosse per il padre di uno dei ragazzi, che ha preso il primo volo per raggiungerli e prendersi cura di loro, sarebbero abbandonati a loro stessi". Nel gruppo di amici, riferisce Asciutto, erano tutti vaccinati con la prima dose tranne uno perché "negli ultimi sei mesi aveva avuto un problema proprio di polmonite e quindi gli era stato consigliato di rinviare il vaccino".

La Spagna è una delle nazioni più colpite dalla variante Delta, e viaggia a una media di 10 mila nuovi contagi al giorno e presto la Catalogna chiuderà discoteche e locali notturni. La Regione Siciliana infatti ha imposto il tampone per chi ritorna dalla penisola Iberica. Il funzionario della Gesap continua a ricostruire le varie tappe della storia. "I nostri figli si erano concessi qualche giorno a Lloret de Mar dopo quest'anno scolastico - racconta - ma quando sono arrivati all'aeroporto di Barcellona per rientrare a Palermo sono stati sottoposti a tampone ed è venuto fuori che erano tutti positivi tranne due, che comunque avevano trascorso insieme agli gli ultimi giorni tra stanze d’albergo, locali e altro. Loro sono riusciti a rientrare, anche se ci hanno raccontato che nessuno ha controllato la loro documentazione, mentre gli altri sono stati bloccati e sono stati portati in un albergo. Da Palermo uno dei genitori ha dovuto raggiungerli per occuparsi di loro perché dall’albergo sostenevano che, due giorni dopo, li avrebbero buttati fuori perché non potevano restare oltre in quelle condizioni".

Solo in un secondo momento il gruppo di ragazzi, col padre al seguito, sono stati presi in carico dal sistema sanitario nazionale spagnolo. "Tra il 6 e il 7 luglio sono stati portati a Girona, a 70 chilometri da Barcellona, in un Covid hotel dove potranno restare fino al 15. In questi giorni però nessuno si è preso cura di loro, tanto che questo padre che ha dovuto comprare saturimetri e termometri per tenerli sotto controllo nonché diverse confezioni di tachipirina. Terminato il periodo previsto dai loro protocolli, se la situazione non si sarà risolta, dovranno comunque abbandonare l’albergo e dovranno provvedere a loro stessi. C’è chi ha finito i soldi e non sa cosa fare".

Febbre, dolore alle orecchie, spossatezza: anche se non hanno sintomi seri comunque i giovani non sono asintomatici. "Se qualcuno non interviene vado a prenderli con un furgone e li riporto a Palermo - conclude Asciutto -. L’altra ipotesi era quella di metterli sul primo volo dopo il 16, ma per una questione di dignità umana non si possono fare salire sette ragazzi su un aereo mettendo altri a rischio altre persone".

Fonte: PalermoToday →
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