"Lei è positivo al coronavirus, stia in quarantena": ma non aveva mai fatto il tampone
Il caso a Milano dove, secondo l'Ats, ci sarebbero altre segnalazioni di questo tipo. Il consiglio è quello di fornire sempre il proprio codice fiscale
Positivo al coronavirus, ma senza aver mai fatto il test. Succede a Milano dove, secondo il "Corriere della Sera", un medico di base si è sentito rivolgere la seguente domanda da un paziente: "Dottoressa, come è possibile che risulti in quarantena se non ho mai fatto un tampone?". Già, come è possibile? L'Ats ha fatto sapere che in realtà "il problema si è già verificato in qualche decina di casi" e dunque episodi del genere benché rari possono capitare. In effetti, stando a quanto appurato dal medico di base, quel cittadino era stato effettivamente registrato come positivo.
Spiega il 'Corsera':
"Quando la segnalazione di un sospetto contagio parte dai medici di famiglia, la richiesta è tracciata e viene collegata all’esito del tampone. Se invece il paziente si rivolge a un laboratorio privato in autonomia o segue canali diversi da quelli classici e non fornisce tutti i dati personali correttamente, possono esserci intoppi".
Per questo motivo, se si esegue il tampone privatamente il consiglio è quello di fornire comunque il proprio codice fiscale così da evitare errori di omonimia.