rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Economia, caos materie prime: crollano petrolio, rame e caffè

Il petrolio ha subito una flessione del 60 % dalla scorsa estate. Crollano anche rame e caffè, in controtendenza l'oro. Ecco perché le materie prime sono sotto stress

Chi sale e chi scende. Materie prime ballerine che fanno tremare i mercati di tutto il mondo. A cominciare dal prezzo del petrolio, vero market mover dei mercati, che negli ultimi sei mesi è crollato del 60%. Male anche il rame che dall'inizio dell'anno ha perso il 12%, e il caffè che ha ceduto il 16% negli ultimi tre mesi. In controtendenza, invece, il prezzo dell'oro che ha toccato i massimi da metà ottobre. Il perché lo spiega Il Sole 24 Ore che ha stilato un elenco delle materie prime sotto stress. 

PETROLIO - Se fino alla scorsa estate per acquistare un barile di petrolio servivano 115 dollari, oggi ne occorrono 45. Secondo il quotidiano di Confindustria il calo del petrolio "è frutto di una sorta di guerra fredda tra i Paesi Opec (guidati dall'Arabia Saudita) e Stati Uniti (che nel frattempo sono divenuti forti produttori)". 

Dal 2006, la produzione americana di petrolio è quasi raddoppiata, passando da 5 milioni di barili di petrolio equivalente (Boe) agli attuali 9 milioni, superando anche le attese più ottimistiche. L'Arabia insiste nel voler mantenere alta la produzione, il che sta facendo scendere il prezzo e sta costringendo molte società statunitensi specializzate nello shale oil a chiudere i battenti. Secondo il principe saudita Alwaleed bin Talal: «Sono sicuro che non vedremo più prezzi a 100 dollari al barile». Insomma, le tensioni sul prezzo del barile sembrano destinate a durare. 

La buona notizia è che il crollo del greggio ha fatto abbassare (anche se di poco) il costo del carburante. Dopo la sforbiciata di Eni oggi c'è stata una nuova pioggia di ribassi. Sul territorio, quindi, i prezzi praticati sono in costante discesa dappertutto con un risparmio che può arrivare fino ai 2 centesimi al litro.

Nonostante i ribassi, i prezzi del carburante restano però ben al di sopra della media europea, e l'incidenza delle imposte resta ancora pari a 0,994 euro

RAME - Dall'inizio dell'anno il metallo rosso si è svalutato di oltre il 12 per cento. Anche il rame, come il petrolio, ha sofferto delle preoccupazioni del mercato sulla tenuta della domanda globale. A preoccupare la crescita del Pil globale la cui stima è stata rivista al ribasso, dal 3,4 al 3%. "A differenza del greggio - spiega il quotidano - però il rame non sembrerebbe avere gli stessi problemi di eccesso di offerta".

ORO - Dopo il crollo del 2013 (-28%) - confermata lo scorso anno con un calo dell'1,5% - nell'ultimo mese il valore del metallo giallo si è apprezzato del 5%. "I prezzi - spiega il Sole - del lingotto sono in rialzo in particolare per effetto delle rinnovate attese che i salari stagnanti negli Usa impediscano alla Federal Reserve di alzare i tassi di interesse nella prima metà dell'anno". 

CAFFE'- Negli ultimi tre mesi si è deprezzato del 16%. Nel dettaglio la produzione arabica dovrebbe aumentare del 6,5%, mentre la qualità "robusta" dovrebbe diminuire del 10,9%.

SUINI DA MACELLO - Il prezzo della carne suina per tutto il 2013 e per buona parte del 2014 era risalito a causa di un'epidemia che aveva colpito gli allevamenti negli Stati Uniti. Emergenza ora rientrata. Risultato? Un crollo del 42% in sei mesi. 

SUCCO D'ARANCIA CONGELATO - Il prezzo del succo d'arancia è salito di quasi l'8% nell'ultimo trimestre. Colpa della statistiche negative pubblicate dal governo a fine 2014. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Economia, caos materie prime: crollano petrolio, rame e caffè

Today è in caricamento