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Giovedì, 25 Aprile 2024

Pussy Riot detenuta finisce nell'ospedale del carcere

"Il problema è che non la fanno riposare e deve fare i conti con un'enorme stanchezza" ha dichiarato un'altro membro del gruppo sulle condizioni di Nadezhda Tolokonnikova

E' finita nell'ospedale del carcere dove è detenuta Nadezhda Tolokonnikova, una delle Pussy Riot che sta scontando una pena detentiva di due anni per aver eseguito nella principale Cattedrale di Mosca una preghiera punk anti Putin. L'attivista "ha un problema di salute" ha detto Ekaterina Samutsevich, un altro membro del gruppo, rimasta in libertà.

La Samutsevich ha fatto riferimento a dei "mal di testa" che potrebbero "essere una conseguenza di una grave malattia". "Il problema è che non la fanno riposare e deve fare i conti con un'enorme stanchezza", Ekaterina Samutsevich ha detto di Nadezhda Tolokonnikova in una trasmissione del canale tv di opposizione Dozhd. La ragazza ha inoltre osservato che l'altra Pussy Riot lavora quasi tutto il giorno nella colonia: si alza alle 5 della mattina. Fa il suo turno di lavoro, dopo di che alle prigioniere vengono dati altri compiti. E molte di loro, non solo la Tolokonnikova, si lamentano della stanchezza.

La Pussy Riot si trova in ospedale da "alcuni giorni. Non ci sarà nessuna alcuna indagine. Sarà semplicemente sotto osservazione". Il motivo per cui gli avvocati non hanno reso noto il fatto è per la Samutsevich legato al regime duro del carcere. "E' molto complicata la situazione della colonia" e probabilmente si temerebbe "una reazione severa dell'amministrazione".

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