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Giovedì, 25 Aprile 2024

Una raccolta fondi per la piccola Penelope, l'appello della mamma: "Aiutatemi affinché possa camminare"

La famiglia chiede un sostegno per le spese di fisioterapia, logopedia e visite cardiologiche che la bimba deve sostenere. Il lockdown e le difficoltà lavorative rendono la situazione più difficile

La piccola Penelope, tre anni, è affetta da sindrome di lassità ed ipotonia muscolare e legamentosa, che potrebbe portarla ad avere problemi di deambulazione quando sarà grande, con ripercussioni anche sulle sue capacità comunicative e per questo ha bisogno di cure costanti, fisioterapia, logopedia, sessioni di ecocolordoppler e visite oculistiche. La piccola vive con la famiglia alla periferia di Roma, a Casal de' Pazzi, e i suoi genitori hanno lanciato una raccolta fondi per raccogliere i soldi necessari a pagare tutte le cure necessarie per Penelope, così da ritardare il più possibile il degenerare delle sue condizioni e poterle dare la possibilità di camminare e parlare normalmente.   

"Ho capito quando aveva 10 mesi che qualcosa non andava - racconta a RomaToday Francesca Boccio, mamma di Penelope - Non mi sono scoraggiata, ho intrapreso un secondo lavoro per permetterle di effettuare un importante percorso fisioterapico". La donna in parole povere la situazione della figlia: "È come se si tirassero continuamente degli elastici (in questo caso i tendini, ndr) in maniera estrema, più questo accade e più perdono elasticità, come appunto può accadere con degli elastici usurati".

L'Inps ha riconosciuto a Penelope una invalidità del 70 per cento, erogandole circa 280 euro al mese ma solo da settembre a giugno "per sostenere le spese scolastiche". Il lockdown ha messo in difficoltà la famiglia della bambina, che ha anche un fratellino di cinque anni, che ora ha difficoltà a sostenere le spese necessarie alla sua salute.

"Io lavoravo come organizzatrice di meeting e congressi per i medici e mio marito era appena stato assunto da una palestra come personal trainer", ricorda Francesca. Poi la pandemia "ha azzerato completamente il mio lavoro e fatto slittare l'assunzione di mio marito sino alla riapertura delle palestre"."Ho cominciato a fare qualsiasi lavoro, sino ad arrivare a fare la baby sitter e la vendita porta a porta. Sono in cassa integrazione, ma quello che era il mio salario prima del Coronavirus è più che dimezzato con le spese per le cure di Penelope che diventano sempre più care e ravvicinate".

Francesca e suo marito hanno potuto contare per un periodo sul sostegno economico e morale di alcuni amici, "ma i soldi purtroppo non sono sufficienti ad affrontare il percorso medico che deve sostenere Peneolpe. Ci servirebbero almeno 10mila euro per poter stare certi di affrontare per alcuni mesi le spese necessarie alle cure di mia figlia", dice. Da qui l'idea di una raccolta fondi su GoFundMe (raggiungibile a questo link). Nel suo appello Francesca chiede aiuto per le fisioterapie, la logopedia, le numerose visite cardiologiche che la bambina deve affrontare continuamente. “Penelope è monitorata costantemente, la sua muscolatura è molto debole - conclude la mamma -. Aiutatemi affinché possa camminare e parlare sempre meglio”.

Fonte: RomaToday →
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