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Giovedì, 25 Aprile 2024

A tre mesi dalla sua morte riapre il pub di Carlone, prima vittima in città del coronavirus: "Ci guiderà da lassù"

Si riparte, in onore e nel ricordo di chi non c'è più. E l'abbraccio dei cagliaritani si fa sentire

Carlone Tivinio non c'è più. Il coronavirus l'ha strappato ai suoi cari a soli 42 anni. Lui, la più giovane vittima in Sardegna, era stato ricoverato il 29 febbraio ed era morto il 15 marzo a Cagliari. Aveva manifestato i sintomi del virus al rientro da una fiera a Rimini. I sospetti erano diventati realtà con l'esito del tampone. Poi il ricovero in ospedale, in isolamento, fino al tragico epilogo.

Il suo conosciutissimo locale, il Lima-Lima, dopo mesi di chiusura ha da pochi giorni riaperto le porte ai clienti: Carlo era molto amato e apprezzato per le sue qualità umane e professionali. Lo conoscevano in tanti a "Casteddu". 

Il giorno della riapertura, la scorsa settimana, una piccola folla di amici si è ritrovata davanti al locale di via Iglesias. 

La sua compagna di vita e i colleghi hanno deciso di ripartire. "Lima-Lima riapre grazie a tutti voi che ci siete sempre stati prima, durante e dopo, grazie al vostro amore e supporto. - si legge in un post sui social network -  Sarà sicuramente un po' diverso, la vita ormai è diversa, ma nulla ci toglierà dei cari ricordi dal cuore, li conserveremo gelosamente, e ci aiuteranno a crearne dei nuovi. Carlo ci guiderà. Grazie ancora a tutti gli Amici per il tutto e #civediamoalbancone". 

Si riparte, in onore e nel ricordo di chi non c'è più. E l'abbraccio dei cagliaritani si fa sentire. 

Fonte: La Nuova Sardegna →
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