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Giovedì, 25 Aprile 2024

Elezione Trump, l'appello degli attivisti: "Ricontate i voti, c'è qualcosa che non torna"

La candidata per i Verdi alla Casa Bianca Jill Stein ha deciso di avviare una raccolta fondi online per chiedere il riconteggio: sono stati raccolti quasi 4 milioni di dollari

Negli Stati Uniti funziona così: è possibile chiedere il riconteggio dei voti elettorali, ma è il richiedente che deve accollarsi tutte le spese per farlo. E servono molti soldi.

La candidata per i Verdi alla Casa Bianca Jill Stein ha deciso di avviare una raccolta fondi online: sono stati raccolti quasi 4 milioni di dollari.

Il motivo? C'è chi sostiene ci siano alcuni punti oscuri sui risultati in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania: tre stati chiave dove Clinton era in grande vantaggio secondo tutti i sondaggi, e dove invece Trump ha vinto (e non di pochissimo).

Tra gli elementi contestati anche l’intrusione di hacker russi nel sistema di voto elettronico e all’interno delle email del Partito democratico. Per questo hanno lanciato una campagna sui social network. Il Fatto Quotidiano spiega:

J. Alex Halderman, esperto informatico che dirige il Centro per la sicurezza informatica dell’Università del Michigan, è tra coloro che ha notato come alcune delle macchine utilizzate per il voto elettronico “presentano seri problemi in termini di cybersicurezza” che le espone quindi al rischio dell’intrusione di hacker e che pur non essendoci al momento prove dell’opera di pirati informatici sulle macchine in stati chiave che sono stati attribuiti a Trump, a suo avviso sarebbe necessaria una verifica per assicurarsi che non sia davvero così

RACCOLTI 5 MILIONI - La candidata dei Verdi alle presidenziali statunitensi, Jill Stein, ha annunciato di aver raccolto i soldi per chiedere il riconteggio dei voti in Wisconsin e Pennsylvania, dove Donald Trump ha vinto con un margine esiguo su Hillary Clinton; il prossimo obiettivo è ottenere i fondi necessari per chiedere anche quello in Michigan. Questi tre Stati sono stati decisivi per la vittoria del candidato repubblicano contro la rivale democratica e il vantaggio limitato (in tutto poco più di 100.000 voti) ha sollevato sospetti, alimentati da presunte prove di anomalie nel voto, secondo un gruppo di accademici e attivisti.

ORA IL MICHIGAN - Stein ha reso noto di aver raccolto quasi 5 milioni di dollari, una quota ormai vicina all'obiettivo di sette milioni, annunciato giorni fa. "Ora ci concentreremo sui fondi necessari per far ricontare i voti in Michigan", dove la procedura può essere richiesta entro il 30 novembre, ha detto Stein, che vuole "elezioni di cui ci possiamo fidare". Ipotizzando un successo di Clinton in questi tre Stati, la candidata democratica aggiungerebbe 46 grandi elettori, raggiungendo il totale di 278, sufficiente a diventare presidente al posto di Trump.

Fonte: Il Fatto Quotidiano →
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