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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso / Stati Uniti d'America

Oltre 150 dipendenti di un ospedale dimessi o licenziati per aver rifiutato il vaccino

Il caso allo Houston Methodist Hospital in Texas, dove oltre 150 tra medici, infermiere e operatori sanitari hanno rifiutato di farsi vaccinare

Più di 150 dipendenti di un ospedale di Houston, in Texas, sono stati licenziati o si sono dimessi per essersi rifiutati di farsi vaccinare contro Covid-19. Lo Houston Methodist Hospital aveva stabilito che alla data del 7 giugno tutti i suoi dipendenti avrebbero dovuto essere vaccinati, pena una sospensione per due settimane. Quasi duecento dipendenti sono stati sospesi e di questi 153 sono stati licenziati o si sono dimessi, ha fatto sapere un portavoce dell'ospedale texano, mentre coloro che si sono vaccinati durante il periodo di sospensione hanno potuto immediatamente tornare al lavoro.

A inizio giugno, diversi dipendenti non ancora vaccinati dello Houston Methodist avevano organizzato una protesta fuori dall'ospedale contro l'obbligo vaccinale. Alla protesta, guidata dall'infermiera Jennifer Bridges, era seguito un ricorso, poi respinto, presentato da un centinaio di dipendenti che avevano accusato l'ospedale di voler costringere "i propri lavoratori a fare le 'cavie umane' pur di poter continuare a lavorare". Per il giudice distrettuale che ha respinto il ricorso "i dipendenti dell’ospedale non sono parte di alcuna sperimentazione umana. Il Methodist sta cercando di fare il proprio lavoro salvando vite senza trasmettere loro il virus. È una scelta fatta per proteggere il personale, i pazienti e le loro famiglie”.

Il fenomeno della "vaccine hesitancy", ovvero lo scetticismo nei confronti delle vaccinazioni, è molto diffuso tra gli operatori sanitari in prima linea negli Stati Uniti, ricorda il New York Times: secondo alcuni sondaggi quasi la metà non era ancora vaccinata a metà marzo, nonostante la categoria fosse stata indicata tra le prime idonei a ricevere il vaccino. Un sondaggio di marzo della Kaiser Family Foundation aveva rilevato che tra gli operatori sanitari c'era chi si diceva preoccupato per i nuovi vaccini e i loro possibili effetti collaterali, preferendo per questi motivi aspettare a ricevere il vaccino. 

Fonte: New York Times →
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