Rigopiano, i Ris ancora sul luogo della tragedia: indagini con il laser
I carabinieri del Reparto Ricerche Scientifiche stanno conducendo le loro verifiche. Come riporta Il Messaggero, l'attenzione dei militari è concentrata su alcuni telefonini rivenuti che però non appartengono alle vittime
Proseguono le indagini sulla tragedia del Rigopiano e i Ris sono tornati sui luoghi del disastro dopo il primo sopralluogo preliminare condotto il 6 febbraio. A quasi un mese dalla valanga che ha travolto e distrutto il resort di Farindola, uccidendo 29 persone, i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche stanno compiendo le proprie analisi, anche con l'uso di speciali laser, come riporta Il Messaggero.
L'attenzione dei militari è concentrata anche su alcuni telefonini rinvenuti sulla scena della tragedia ma non appartenenti alle vittime.
Ma al lavoro non ci sono solo i Ris. Alle indagini collaborarno anche il nucleo speciale Usar dei vigili del Fuoco, in particolare di Firenze e di Pisa: si tratta di professionisti addestrati ad agire sotto le macerie, che hanno già raccolto una serie di dati che andrà confrontata con il risultato delle analisi del Ris. Ci sono anche gli uomini della Forestale, che stanno indagando sull'allarme valanghe, il bollettino Meteomont ignorato, il piano neve e gli aspetti relativi alle autorizzazioni, il piano neve e gli aspetti relativi alle autorizzazioni avute per la costruzione del resort e in special modo dell’area benessere.
Il lavoro della squadra mobile di Pescara è concentrato invece sulla macchina dei soccorsi e sul comportamento assunto dai vari enti coinvolti, soprattutto la prefettura, sulla base di un dato certo, spiega Il Messaggero: "il ritardo di un paio d’ore e quanto questo possa aver influito sulla morte anche di una sola persona, visto che almeno tre di esse non sarebbero decedute sul colpo, ma per assideramento".
