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Venerdì, 29 Marzo 2024

Rigopiano, la funzionaria che non credette al primo Sos: "Ho la coscienza a posto"

La donna è finita al centro delle polemiche, ma non ha alcuna intenzione di passare come il capro espiatorio, scrive Repubblica

È stata ascoltata in questura, ha raccontato come si sono svolte le cose quel maledetto pomeriggio.

La funzionaria della prefettura di Pescara che ha confuso la slavina sull'hotel Rigopiano con il crollo di una stalla di pecore lì vicino, è semplicemente testimone informata dei fatti.

"Ci saranno modi e tempi per chiarire tutto - dice - L'importante è avere la coscienza a posto, e io ce l'ho. Tutto il resto, le polemiche di questi giorni, non m'interessa".

E' finita al centro delle polemiche, ma non ha alcuna intenzione di passare come il capro espiatorio, scrive Repubblica.

"Mercoledì ero appena rientrata in ufficio da una malattia. Prima è scoppiata l'emergenza neve, poi quella del sisma. C'era bisogno di gente nell'unità di crisi (il cosiddetto Ccs, Centro coordinamento soccorsi che si attiva quella mattina stessa al piano terra della Prefettura, ndr) e ho dato la mia disponibilità". 

Hotel Rigopiano, si continua a scavare (Ansa)

Le chiamate sono tante, tra terremoto e nevicate record la situazione è molto complessa in tutta la regione, e in tutto il Centro Italia.

Quella delle 18.20 di Quintino Marcella però non era come le altre. È vero che il direttore dell'hotel, un'ora prima, vi aveva detto che non era successo niente a Rigopiano, ma come avete fatto poi a confondere la valanga col crollo della stalla? "Non devo dare spiegazioni a lei... Nella sala operativa eravamo in tanti, non c'ero solo io".

Fonte: La Repubblica →
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